ricorso Carta del Docente
ricorso Carta del Docente

Decisiva è stata la sentenza della Corte di Cassazione del 27 ottobre 2023, con cui è stato esteso il diritto di godere della carta del docente anche ai docenti supplenti con contratto al 30 giugno. In ambito giudiziario quindi i vari tribunali aditi non faranno altro che seguire questo orientamento riconoscendo gli arretrati ai ricorrenti. Per questi insegnanti continua dunque a restare la possibilità di fare ricorso. Il riconoscimento automatico del bonus da 500 euro non è invece ancora previsto. Ma la novità è anche dettata ora dal fatto che i tribunali stanno iniziando a fare avere gli interessi.

Per accedere alla carta del docente sono necessari almeno 180 gg per anno scolastico

Per accedere alla Carta del docente non occorre essere di ruolo, ma prestare servizio per almeno 180 giorni per anno scolastico. Questo è quanto ha ricordato di recente il Tribunale di Vicenza nell’esaminare il ricorso presentato dai legali Anief a difesa di 3 docenti precari. Nella sentenza il giudice ha riconosciuto fino a 2.500 euro a docente ed evidenziato che quello dei 6 mesi di supplenze svolte nell’arco dell’anno scolastico è anche l’orientamento fornito dalla Cassazione.

Nel disposto si è poi anche fatto riferimento ai giudizi espressi dal Consiglio di Stato, con la pronuncia n. 1842 del 16 marzo 2022, e dalla Corte di giustizia europea, che hanno bocciato la linea restrittiva di chiusura nella corresponsione della carta del docente a tutti i precari. Infine il giudice ha deciso che la Carta del docente debba essere assegnata “con maggiorazione, come prevede la Suprema Corte di Cassazione in conseguenza dell’affermata natura pecuniaria del credito, di interessi o rivalutazione monetaria.” Previsti quindi anche interessi oltre agli arretrati.

Il commento di Marcello Pacifico (Anief)

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha così commentato l’ennesimo ricorso conclusosi con sentenza favorevole: “Oltre 10 mila supplenti ed ex precari lo hanno fatto e attenuto giustizia recuperando l’intera somma. Ora che anche la Corte di Cassazione si è espressa, estendendo la Carta a chi stipula un contratto fino al 30 giugno, ci aspettiamo una revisione della norma, che migliori la Legge 103 del 10 agosto 2023 con la quale il Governo ha aperto la card solo ai supplenti annuali con scadenza contrattuale 31 agosto. Fino a quel momento e comunque per il passato, però, l’unica via per recuperare i 500 euro annuali non rimane che quella del ricorso in Tribunale, da dove si comincia ad ordinare al Ministero di assegnare ai supplenti anche gli interessi maturati nel frattempo”.