Gli stipendi dei docenti italiani, già inadeguati rispetto all’attuale costo della vita, presentano importanti differenze, secondo quanto risulta dall’ultimo rapporto ISTAT sulle soglie di povertà: appare evidente, infatti, che lo stesso importo retributivo a Milano non ha lo stesso valore rispetto a quello percepito a Napoli.
Stipendi docenti, a parità di importi le differenze territoriali pesano tantissimo
L’ultimo rapporto ISTAT non rivela nulla di sorprendente, anzi è quasi come scoprire l’acqua calda. Per esempio, un docente di scuola primaria neoassunto, con uno stipendio medio di circa 1.400 euro mensili, si collocherebbe a Milano poco sopra la soglia di povertà assoluta, fissata a 1.175 euro. Lo stesso docente, però, se dovesse vivere a Napoli, non viene considerato povero in quanto la soglia di povertà, nella città partenopea, è pari a 713 euro. Anche per questo motivo è sempre più difficile assumere personale docente al Nord: un insegnante residente al Sud, anche se volesse fare dei sacrifici trasferendosi lontano dal luogo natìo, si troverebbe di fronte ad una serie di difficoltà economiche, in primis l’affitto dell’abitazione.
Come riporta il quotidiano economico Italia Oggi di martedì 7 novembre, i dati riguardanti l’andamento delle assunzioni dimostrano che bandire concorsi e migliorare il sistema di formazione e reclutamento dei docenti, come imposto dall’Unione Europea, serve poco o nulla se poi gli stipendi dei docenti italiani, già miseri di per sè stessi, presentano queste importanti differenze. Per il docente neoassunto o supplente che presta servizio a Milano città, la soglia di povertà indicata dall’ultimo rapporto ISTAT è di 1.175 euro; basta, però, spostarsi nell’hinterland milanese o nei comuni più piccoli della Lombardia per notare una soglia di povertà più bassa, intorno a 960-990 euro.
Stesso discorso per l’insegnante che presta servizio a Roma città: per lui la soglia di povertà è a 1.050 euro, mentre in altri comuni laziali si abbassa a 840-870 euro. Basti pensare che un docente di scuola primaria neoassunto percepisce uno stipendio pari al doppio della soglia di povertà registrata a Napoli: peccato che quello stesso stipendio, a Milano, ha un valore pratico decisamente più basso, un valore che non permette di arrivare a fine mese.