Concorso docenti
Concorso docenti

Si continua a dire che il primo dei concorsi docenti previsti dal PNRR sarà imminente. Se però dapprima il bando veniva dato per certo entro settembre, poi entro ottobre, ora voci sempre più insistenti danno bando e regolamenti entro fine novembre. Il motivo legato al ritardo sarebbe imputabile ad un cavillo di natura burocratica. Nel frattempo però, più tardi uscirà il bando più tardi verrà messa in moto la macchina concorsuale, rendendo sempre più difficile il rispetto della pubblicazione delle relative graduatorie entro luglio 2024 come vorrebbe il Ministero. Cosa potrebbe succedere in questo caso?

Manca la predisposizione della banca dati dei quesiti

Il concorso docenti non può partire senza la predisposizione della banca dati dei quesiti. Nello specifico si è in attesa che il ministero affidi ad un’Università o ad un soggetto esterno la definizione dei quesiti che andranno a formare la banca dati da cui saranno prelevate le domande per il concorso. Senza questa operazione bando e regolamenti non possono essere pubblicati. Ciò che però anche le varie organizzazioni sindacali continuerebbero a ripetere è che stavolta dovremmo veramente essere agli sgoccioli, e che il bando dovrebbe uscire finalmente entro fine novembre.

E se le graduatorie del concorso non fossero pronte entro luglio 2024?

Un dilemma assale gli aspiranti: visti i continui ritardi le graduatorie scaturenti dal concorso riusciranno a vedere la luce entro luglio 2024? La possibilità di un ritardo è reale. Calcoliamo infatti che dall’uscita del bando verranno dati dai 20 ai 30 giorni per la presentazione delle domande di partecipazione. I vari Usr dovranno a quel punto verificare le varie istanze pervenute (il tutto attraversando tra l’altro il periodo di stop natalizio). Dopodichè cominceranno le prove scritte (presumibilmente a gennaio) e dopo l’espletamento di queste partiranno le prove orali. Vista l’attesa mole di partecipanti i tempi quindi potrebbero dilungarsi, o comunque potremmo trovarci di fronte a regioni più in ritardo rispetto ad altre nella formazione delle graduatorie da cui attingere per le immissioni in ruolo dell’a.s 2024/25.

Quale scenario quindi potrebbe prospettarsi in caso di tempistiche protrattasi oltre luglio 2024? Non succederebbe altro che quanto avvenuto già in occasione di altre procedure concorsuali. Si potrebbe assistere all’occupazione dei posti destinati al ruolo tramite nomine di supplenti con contratti con clausola rescissoria. In pratica, nel momento in cui le graduatorie del concorso fossero pubblicate e può partire l’immissione in ruolo dalle stesse, i supplenti nominati si vedranno rescindere il contratto per lasciare il posto all’avente diritto.