Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha preso parte a Parigi alla conferenza generale Unesco nella quale erano presenti i ministri dell’Istruzione europei. L’esponente del Governo Meloni ha evidenziato che in questi tempi molto particolari ”la scuola può essere un fondamentale strumento per affermare i valori della pace”.
Valditara: ‘Scuola basilare per riaffermare i valori di democrazia e rispetto’
Cruciale nell’intervento di Valditara alla conferenza Unesco il ruolo che deve avere la scuola: ”La scuola – ha detto – può dare un contributo fondamentale per l’affermazione dei valori della democrazia, del rispetto e della pace. Ed è un luogo fondamentale in cui si può diffondere il valore della persona”.
”Io insisto molto sulla scuola costituzionale perché nella nostra Costituzione la persona è al centro di tutto l’ordinamento, è al centro della società. La persona viene prima dello Stato – ha aggiunto il ministro -, viene prima delle ideologie. Io credo che, partendo da un’istruzione che metta al centro la persona in generale, noi possiamo sottolineare i valori della democrazia, della pace, del dialogo tra i popoli, in un momento in cui la guerra torna ad essere un elemento che incombe sulle nostre società”.
Le differenze come momento di arricchimento
La quarantaduesima sessione della conferenza generale dell’Unesco è stata anche l’occasione per Valditara per ricordare che in classe le differenze non sono causa di conflitti ma di crescita e di arricchimento. ”Voglio ricordare – ha concluso il ministro – una bella esperienza che abbiamo valorizzato: l’accordo del Ministero dell’Istruzione e del Merito con l’associazione Rondine che consente di ospitare i ragazzi che provengono da Paesi in conflitto e mette nelle stesse classi giovani che nel loro Paese sono nemici l’uno contro l’altro”.
”Questi ragazzi in questo modo imparano con la cultura, con l’educazione, con la formazione a dialogare, a rispettarsi, ad apprezzare le loro differenze. A far sì che quelle differenze non siano momenti di conflitto, ma momenti invece di pace, di crescita e di arricchimento”.