La decisione della Corte di Cassazione sulla carta del docente pubblicata a fine ottobre sta aprendo scenari giudiziari al di sopra delle aspettative. I giudici non solo stanno corrispondendo gli arretrati ai docenti precari con contratto al 30 giugno (a cui il Ministero non ha esteso il voucher da 500 euro), ma stanno anche riconoscendo gli interessi, e non solo. Una recente sentenza apre il riconoscimento degli arretrati della carta del docente anche ai supplenti temporanei.
Carta del docente ai supplenti temporanei
A fissare un’altra svolta sul fronte della carta del docente è stato il Tribunale di Verona, il quale ha riconosciuto 2.500 euro al supplente ricorrente, patrocinato dai legali Anief, per le cinque supplenze svolte tra il 2018 e il 2023, anche se con contratti non annuali ma temporanei. Il supplente in questione aveva svolto due annualità garantendo comunque un servizio di insegnamento “con continuità didattica e senza ‘scoperture’ da settembre a giugno”. Il giudice ha puntualizzato al riguardo che la continuità va intesa come tale anche se il supplente non è stato sotto contratto “ad eccezione del periodo di chiusura scolastica per le festività natalizie 21.12.19 – 6.1.20 e per le festività pasquali (da venerdì Santo 9.4.20 a martedì 14.4.20)“.
Poiché poi la Cassazione ha stabilito che “risulterebbe incomprensibile, prima ancora che del tutto irragionevole ed in contrasto con l’art. 3 Cost.”, negare il bonus annuale “al docente che “copra” esattamente lo stesso periodo per “sommatoria” di una pluralità di contratti a tempo determinato consecutivi e continuativi nello stesso istituto, con lo stesso orario e per la stessa classe di concorso”, allora “si ritiene che la Carta del docente debba essere riconosciuta in misura piena anche ai docenti che, in virtù del conferimento di plurime supplenze temporanee consecutive, prestino servizio continuativo sino al termine delle attività didattiche.”
Anief: “Il Governo dovrebbe estendere la card a tutti i precari”
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato l’ennesima vittoria del sindacato: “La nostra stima iniziale di almeno 150 mila beneficiari potenziali potrebbe essere addirittura sottostimata. A questo punto, il Governo farebbe bene ad introdurre un dispositivo legislativo, che vada oltre la Legge 103 del 10 agosto 2023, che ha concesso la card solo ai supplenti annuali con contratto in scadenza il 31 agosto 2024.” Intanto Pacifico ricorda che legittimati a presentare ricorso per recuperare la Carta del docente sono tutti i docenti precari, anche supplenti temporanei, che negli ultimi cinque anni scolastici hanno maturato l’unico requisito di avere svolto almeno 150 giorni di docenza come precari.