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sciopero scuola

Cosa fare in caso di sciopero nella scuola? Come si devono comportare i docenti, il personale ATA e il Dirigente Scolastico? Come abbiamo visto, novembre è un mese pieno di date in cui la scuola si fermerà (o almeno dovrebbe fermarsi): in vista dello sciopero del prossimo venerdì 17, il sindacato FLC CGIL ha elaborato una scheda in cui illustra procedure, adempimenti e modalità di adesione alla protesta.

Servizi minimi e contingente per lo sciopero scuola

La scheda elaborata dalla FLC CGIL sullo sciopero scuola è aggiornata in base all’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del comparto “Istruzione e Ricerca”, sottoscritto il 2 dicembre 2020 e attuativo della Legge 146/90. In primo luogo, si illustrano i servizi minimi e il contingente di personale che ogni scuola deve garantire: le prestazioni essenziali sono solo alcune attività che si svolgono a scuola in particolari momenti dell’anno (es. “le attività dirette e strumentali riguardanti lo svolgimento degli scrutini, degli esami finali nonché degli esami di idoneità”) o in particolari istituzioni scolastiche (es. l’allevamento del bestiame nell’azienda agraria di un istituto tecnico agrario).  

Precisazioni sullo sciopero del 17 novembre

Per quanto riguarda lo sciopero scuola del 17 novembre 2023 il sindacato FLC CGIL ha precisato che non è prevista la formazione di alcun contingente, ad eccezione di convitti, educandati ed istituti agrari. Infatti, non è prestazione indispensabile l’apertura della scuola, né la generica vigilanza all’ingresso o all’interno della scuola o di tutti i plessi. Non è previsto nessun obbligo di svolgimento di attività di segreteria, salvo quelle indicate sopra.

Il Dirigente scolastico non può unilateralmente decidere come formare il contingente ma deve attenersi al protocollo d’intesa sottoscritto con i sindacati rappresentativi. Se non vi fosse il protocollo di intesa di scuola, Dirigente scolastico e RSU potrebbero concordare transitori criteri di formazione del contingente. Se neanche questo accadesse, il Dirigente scolastico dovrebbe comunque informare la RSU dei criteri che intende adottare. Una decisione unilaterale si configurerebbe come attività anti- sindacale.

SCHEDA FLC CGIL