Come sappiamo, i docenti neoassunti in ruolo o tutti coloro che hanno ottenuto un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo devono svolgere e superare il periodo di prova e formazione. In vari articoli abbiamo già illustrato la struttura dell’anno di prova 2023/24 così come indica la nota n. 65741-del-7-novembre-2023: qui di seguito ci soffermiamo sui laboratori formativi che i neo assunti devono seguire.
I laboratori formativi dell’anno di prova 2023/24
Il DM 226/2022, all’art.5, comma 3, testualmente recita: “Il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio delle competenze sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell’istituzione scolastica, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative di cui all’articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole”.
La nota raccomanda che tali azioni formative mirino al raggiungimento delle competenze professionali non ancora possedute dal docente in anno di prova e che ne colmino le eventuali lacune: la nota, del resto, sottolinea la necessità della personalizzazione del percorso formativo da svolgere.
Articolazione del laboratorio formativo
La suddetta nota esplicita che “La struttura dei laboratori formativi (incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutor formatore) implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione. Le attività si articolano, di norma, in 4 incontri in presenza della durata di 3 ore. Sulla base dei contenuti offerti, del livello di approfondimento, della dimensione operativa, potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli”.
Tematiche da affrontare
L’art.8, comma 4, del DM 226/2022 individua le aree trasversali utili alla strutturazione dei laboratori formativi, fermo restando che altri temi potranno essere inseriti in considerazione dei bisogni formativi di ogni contesto territoriale e delle diverse tipologie di insegnamento. Durante questo anno scolastico appare comunque di particolare interesse dedicare una specifica attenzione ai seguenti temi:
• attività di orientamento; ruolo dei docenti tutor e orientatore (nei percorsi di istruzione secondaria);
• gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza;
• tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
• ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;
• inclusione sociale e dinamiche interculturali;
• bisogni educativi speciali;
• innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento
• buone pratiche di didattiche disciplinari;
• gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;
• percorsi per competenze relazionali e trasversali;
• contrasto alla dispersione scolastica;
• insegnamento di educazione civica con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto delle dipendenze;
• valutazione didattica degli apprendimenti;
• valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
• educazione alla sostenibilità.