Siamo ormai arrivati al decimo scorrimento della graduatoria di Medicina 2023 e, nel frattempo, sta andando avanti anche il ricorso presentato a settembre al Tar da più di 300 studenti a seguito della polemica scoppiata sul caso dei quiz venduti. Ma c’è una novità: il Cisia dovrà presto presentare una nuova relazione sul funzionamento dei TOLC.
Ricorso Medicina 2023: il Tar chiede una relazione al Cisia
Dopo lo scandalo scoppiato per la presunta vendita su Telegram dei quiz del test d’ingresso di Medicina 2023, la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha subito avviato un’istruttoria interna al Cisia, il Consorzio Interuniversitario che si è occupato della gestione dei TOLC. Dalle indagini effettuate non sarebbe di fatto emersa alcuna violazione del server delle domande. Inoltre, sarebbe anche stato escluso che le domande somministrate ad aprile siano state poi riproposte nel secondo slot di luglio.
Tuttavia, tra la prima e la seconda sessione del test si sarebbe registrato un evidente miglioramento delle performance dei candidati. Secondo il Ministero si tratterebbe di un caso. Il Tar, però, ha attualmente richiesto al Cisia una dettagliata relazione sul meccanismo di funzionamento del cosiddetto equalizzatore.
Che cosa dovrà chiarire la relazione
La relazione del Cisia dovrà approfondire una serie di aspetti tra cui: “numero dei quesiti componenti la banca dati; criteri e modalità di individuazione dei quesiti da sottoporre ai candidati nei vari turni della medesima sessione e nelle diverse sessioni; modalità di calcolo del punteggio equalizzato, a tal fine indicando gli effetti del meccanismo di equalizzazione sul punteggio del singolo quesito, in relazione a ciascun possibile esito (risposta esatta, errata o non data) e, per ciascuno di detti esiti, rispetto a diversi scenari di difficoltà del quesito, e prendendo altresì specifica posizione sugli esempi numerici dedotti a supporto delle censure mosse”. L’udienza di trattazione di merito del ricorso è fissata per il prossimo 10 gennaio.