Per risolvere il problema relativo al taglio delle pensioni di lavoratori statali e medici, il Governo Meloni starebbe studiando una soluzione senza però stravolgere completamente l’impianto della Manovra. A tal proposito, il Ministero dell’Economia avrebbe pronto un maxi emendamento.
Tagli pensioni statali: il Governo cerca una soluzione
Come precedentemente anticipato, la questione del taglio delle pensioni degli statali contenuta all’interno dell’attuale testo della Legge di Bilancio ha suscitato non poche proteste tra i lavoratori e i sindacati. Tuttavia, il Governo sembrerebbe pronto ad apportare alcune correzioni, seppur senza rivedere del tutto l’impianto della Manovra.
A tal proposito, ci sarebbero diverse proposte al vaglio. La Lega propenderebbe per uno slittamento di uno o due anni, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia spingerebbero per l’esclusione dei soli medici dalla misura. La parola finale spetterà, però, al ministro dell’Economica Giancarlo Giorgetti, il quale starebbe lavorando ad un maxi emendamento.
In arrivo un maxi emendamento
Stando alle ultime novità il ministro dell’Economia, sul tema del taglio delle pensioni degli statali, starebbe lavorando ad una soluzione più soft rispetto a quanto preventivato. Il maxi emendamento già annunciato qualche giorno fa prevedrebbe di fatto una lieve correzione, ma non per tutti. L’intenzione di Giorgetti sarebbe quella di mantenere le stesse condizioni attuali soltanto per i dipendenti pubblici che lasciano il lavoro con la pensione di vecchiaia e solo per il 2024.
Una soluzione trasversale alle categorie che includerebbe sia i medici che gli altri impiegati statali, compresi insegnanti, funzionari, ufficiali giudiziari e dipendenti degli enti locali. Per l’uscita anticipata, invece, si effettuerebbe il ricalcolo sulla base dei nuovi coefficienti di rendimento. In poche parole, chi vuole lasciare prima il lavoro dovrà pagarne il prezzo.