Strumenti digitali per l’apprendimento: alla scoperta di Genially

Tra gli strumenti digitali più efficaci per creare oggetti di apprendimento vi è senza dubbio Genially. Si tratta di un’applicazione web dai molteplici utilizzi. Genially è indicata per tutti quegli insegnanti che vogliono rendere le proprie esperienze di apprendimento più coinvolgenti e appassionanti e realizzare una didattica innovativa. Ma si rivela molto utile anche per quegli studenti che, in modo semplice e intuitivo, desiderano un’alternativa ai classici software di presentazioni.

Alla scoperta di Genially: come utilizzarlo nella didattica?

Ideale per tutti i livelli di istruzione (primaria, secondaria e superiore), Genially è una piattaforma online freemium, ovvero che prevede una formula base, gratis, e una più avanzata a pagamento, acquistabile con Carta del Docente. Una volta registrati sulla piattaforma, vi è la possibilità di realizzare numerosi progetti, tutti contraddistinti da una forte interattività. Genially, infatti, permette di rendere interattivo e quindi cliccabile qualsiasi contenuto.

Questa caratteristica, quindi, lo rende particolarmente adatto alla creazione di risorse utilizzabili con la LIM, rendendo partecipi attivamente tutti gli alunni. Inoltre, su Genially è possibile visualizzare prodotti realizzati da altri utenti, prendendone ispirazione, o “clonare” quelli riutilizzabili, modificarli o utilizzarli per la propria attività didattica. Con Genially è possibile creare, tra le altre cose:

  • Presentazioni;
  • Videopresentazioni;
  • Infografiche;
  • Immagini interattive;
  • Guide;
  • Portfolio e curricula;
  • Giochi didattici ed escape rooms.

Genially e la gamification nella didattica

La caratteristica forse più importante di Genially è la possibilità di creare giochi didattici di qualsiasi tipo: dal gioco di società, al quiz, all’escape room. Questa, in particolare, è un’attività che costringe gli alunni a mettere in campo diverse competenze, prima fra tutte il problem solving. Il protagonista dell’escape room, infatti, si trova intrappolato in stanze virtuali e interattive dalle quali può uscire solo risolvendo quiz e rispondendo correttamente alle domande proposte dall’insegnante.

Tutto questo fa di Genially uno strumento indispensabile per la gamification: metodologia didattica che introduce l’uso di elementi propri del game design in contesti non propriamente ludici, come l’educazione. Quando gli obiettivi educativi sono tradotti in sfide avvincenti, sul modello dei videogiochi, ad esempio, vengono maggiormente stimolati negli alunni l’interesse, la creatività e la motivazione. I risultati, di conseguenza, saranno di sicuro successo. Mediante la gamification, infatti, l’alunno diventa costruttore del proprio apprendimento, perché lo acquisisce mediante esperienze dirette, emozionanti e ludiche.

In rete o sui social network, infine, è possibile reperire diversi archivi di risorse didattiche realizzate con Genially, messe a disposizione da docenti di tutto il mondo.

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Didattica digitale e ludica: alla scoperta di KAHOOT! Come funziona?

Didattica digitale e ludica in classe

Didattica digitale e ludica – Da tempo, ormai, il digitale è entrato nella prassi quotidiana del processo di apprendimento in tutti gli ordini scolastici. Tante sono le app e le piattaforme online che permettono di rendere più coinvolgente e divertente la lezione, o addirittura di misurare le conoscenze degli studenti per procedere ad una valutazione formativa.

KAHOOT! Scopriamo che cos’è e come utilizzarla nella didattica digitale

La didattica digitale si è resa indispensabile, com’è noto, in seguito alla chiusura delle scuole dovuta all’emergenza pandemica, ma è diventata parte integrante della prassi di molti insegnanti. Spesso, infatti, l’utilizzo di metodologie che sfruttano il digitale risulta appassionante ed efficace per tutti gli studenti.

KAHOOT! è una piattaforma di apprendimento basata sul gioco, accessibile mediante PC, tablet e smartphone. Quest’ultima caratteristica la rende estremamente interessante in quanto sfrutta la metodologia denominata BYOD, acronimo per Bring Your Own Device (BYOD), che in italiano vuol dire “porta il tuo dispositivo”.

Pertanto, anche se la scuola non ha un laboratorio informatico, gli alunni possono imparare giocando attraverso i propri dispositivi mobili. Nato nel 2013 da un progetto di alcuni ricercatori in collaborazione con la Norwegian University of Technology and Science, KAHOOT! permette di creare quiz, questionari, sondaggi e approfondimenti.

Imparare giocando: il funzionamento di KAHOOT!

Il docente che ha precedentemente realizzato il quiz o ne ha duplicato uno già esistente sull’argomento d’interesse, deve avviare il gioco dalla propria area riservata. Le domande possono includere anche immagini, video e testo. Successivamente, la piattaforma genera un PIN numerico che i partecipanti inseriscono, assieme al proprio nickname, nella pagina kahoot.it. Il kahoot! può essere giocato in due modalità: quella “live”, ovvero in diretta, in classe, mediante la LIM, e la “challenge”, a distanza, come compito per casa.

Una volta che tutti gli alunni hanno inserito il PIN e il proprio nome, il docente può avviare il gioco. Sulla LIM, o sullo schermo condiviso dal docente, appaiono le domande, contraddistinte da forme geometriche colorate. Queste, invece, compaiono sul dispositivo dei ragazzi.

Per rispondere, gli alunni hanno a disposizione un determinato numero di secondi scelti dal docente in base alla difficoltà della domanda. Ogni volta che scade il tempo o che tutti hanno fornito la propria risposta, compare un punteggio e una classifica con i cinque alunni più veloci nel fornire la risposta corretta. Questo momento è significativo perché crea entusiasmo in classe e stimola una sana competizione tra i giocatori.  

KAHOOT! Perché è un’ottima risorsa per l’apprendimento?

La piattaforma Kahoot!, nella sua versione gratuita, si rivela una valida risorsa per l’apprendimento soprattutto per effettuare verifiche formative in modo divertente e coinvolgente. L’insegnante, infatti, tramite la funzione “reports”, può accedere al numero di risposte corrette e sbagliate per ogni studente e scaricare il foglio excel che ne riporta i dati. Inoltre, realizzare un Kahoot! è utile quando si vuole effettuare un veloce ma efficace ripasso in vista di una verifica, orale o scritta.

La piattaforma può essere utilizzata anche per accertare le preconoscenze degli alunni prima di introdurre un nuovo argomento o semplicemente per realizzare un’attività coinvolgente che spezzi la routine della lezione classica. Semplice da usare, gratis, flessibile, Kahoot! permette lo sviluppo dell’apprendimento e aumenta l’impatto pedagogico in modo ludico e avvincente.

Didattica innovativa: le TIC al servizio dell’apprendimento

Didattica innovativa – Già da qualche tempo, le TIC, acronimo di “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione”, sono entrate a far parte della vita quotidiana di docenti e discenti, modificando le dinamiche dell’insegnamento e dell’apprendimento. Il Ministero dell’Istruzione stesso ha sostenuto in questi anni diversi progetti per l’introduzione delle tecnologie nella didattica, fino al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), colonna portante della Buona Scuola (Legge 107/2015).

Didattica innovativa, DAD e DDI: da soluzione emergenziale a pratica quotidiana

Negli ultimi due anni, poi, con la diffusione pandemica del Coronavirus, la DAD (didattica a distanza) è entrata prepotentemente nelle nostre case, prima come soluzione emergenziale, poi come pratica quotidiana. Com’è noto, infatti, la chiusura delle scuole ha rappresentato una delle misure introdotte per contrastare la diffusione del Coronavirus.

Ancora oggi, però, capita spesso che intere classi o singoli alunni vadano in quarantena e siano quindi impossibilitati a seguire le lezioni in presenza. Ecco che, allora, diventa indispensabile attivare la DDI, Didattica Digitale Integrata, un mix tra lezioni sulle piattaforme digitali e insegnamenti o attività che si svolgono in presenza.

Scuole e insegnanti 2.0: la formazione

La risposta delle scuole non si è fatta attendere: nella maggior parte dei casi, i team digitali hanno dato subito vita a corsi di formazione che permettessero ai docenti di padroneggiare l’uso delle nuove tecnologie al servizio della didattica.

Solo a titolo esemplificativo, si citano qui il corso Coding, che permette di apprendere e trasmettere i principi cardine del pensiero computazionale, e il corso Eipass Teacher, una vera e propria certificazione informatica pensata esclusivamente per i docenti.

Nuovi ambienti di apprendimento: le piattaforme per la didattica a distanza

Se, all’inizio della pandemia e con la chiusura delle scuole a marzo 2020, il registro elettronico ha costituito l’unico strumento di didattica online, ben presto il mercato dell’e-learning ha fornito delle soluzioni, che diventano, con il tempo, sempre più utili e aggiornate.

Si tratta di piattaforme per la didattica a distanza che permettono di costituire vere e proprie classi virtuali, effettuare videolezioni, assegnare attività in modo semplice e intuitivo, caricare contenuti digitali e comunicare in tempo reale con colleghi e alunni.

Tra le più utilizzate dalle scuole italiane, si annoverano G-Suite for Education, la suite di Google, ricca di strumenti utili, come Google Classroom e Meet, oltre alle classiche funzioni Google; Office 365 Education, che offre, oltre ai noti software Microsoft, la piattaforma Teams, vero e proprio ambiente virtuale di apprendimento; Zoom, software gratuito che permette di svolgere videolezioni, apprezzato per la sua praticità e immediatezza.

Ripensare la didattica significa davvero abolire la lezione frontale?

Alla luce di tutto ciò, è necessario abolire la classica lezione frontale? La risposta è no, ma è certo che essa vada ripensata, rimodulata e integrata anche grazie alle TIC. Una didattica innovativa e tecnologica mette gli alunni al centro del proprio percorso di apprendimento e permette lo sviluppo di competenze digitali in modo responsabile ed efficace.

Realizzare un ebook, risolvere un’escape room, creare una webquest, singolarmente o in gruppo: sono solo alcuni esempi di attività realizzabili con le TIC e capaci di favorire un apprendimento attivo e duraturo nei discenti,
sviluppando, allo stesso tempo, competenze al giorno d’oggi fondamentali, come quella digitale.