E’ passata alla Camera dei deputati una proposta di legge da parte di Forza Italia, che prevede sei mesi di leva obbligatoria (non retribuita) per i giovani diplomati tra i 18 e i 22 anni. Tale proposta prevede un ‘premio’ per coloro che decidano di aderire volontariamente, tramite 12 CFU. Sei mesi che dovranno essere espletati, da ciò che si comprende, tra caserma e studio dei valori della cittadinanza e della difesa della Patria.
Giovani diplomati e leva obbligatoria: il punto di Manfreda
Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, ha dichiarato: ‘Un’impostazione militare non può migliorare l’educazione e la formazione dei giovani. Nel nostro paese è necessario investire ingentemente sul mondo dell’istruzione, dilaniato dai continui tagli degli scorsi decenni, e smetterla di farci solamente propaganda politica’.
Le dichiarazioni di Gulluni
Enrico Gulluni, coordinatore nazionale UDU, ha detto la sua sulla questione: ‘Non possiamo accettare l’introduzione di una leva militare, peraltro a titolo gratuito. Come altrettanto non deve farsi strada nel mondo della formazione la retribuzione del servizio militare con CFU’.
Secondo Gulluni, le valutazioni non debbono essere viste come ricompense o premi. Le competenze valutate non possono essere inoltre riguardare l’omologazione, capacità di disciplina e attitudine alla violenza.
Conclusioni
Giammarco Manfreda ed Enrico Gulluni hanno concluso in questo modo: ‘Basta guarda i giovani come lavativi a cui insegnare l’ordine, basta nostalgia per il passato sulle spese dei più giovani. Questi governi non ci hanno mai ascoltato mentre chiedevamo più investimenti in istruzione e ricerca, per una scuola ed un’unità diverse’. Secondo Manfreda e Gulluni è giunto il momento di ‘invertire la rotta’.
Cossu: ‘Inaccettabile’
Un coro di proteste si è levato da parte degli studenti per la cosiddetta ‘mini-naja’. Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza, assieme a Link Coordinamento Universitario e ad Unione degli Studenti, ha dichiarato: ‘Le forze politiche vogliono tornare indietro nel tempo, formare all’interno dell’esercito è inaccettabile’. Qui di seguito vi proponiamo il comunicato stampa ufficiale UDU sull’argomento.