La scuola deve rispetto ai suoi troppi precari: intervista a Pittoni

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Il Senatore Mario Pittoni è stato intervistato dal quotidiano Il Messaggero Veneto. La tematica dell’intervista condotta da Michela Zanutta riguarda lo scottante tema del precariato della scuola. L’articolo appare soltanto nell’edizione cartacea del quotidiano, ragion per cui, in attesa che esca anche nella versione on-line, ne rimettiamo integralmente il contenuto originale di seguito per consentire una lettura più agevole ai nostri lettori.

 

L’intervista

Per la prima volta un parlamentare udinese guida la commissione Cultura del Senato. Il leghista Mario Pittoni nei giorni scorsi ha partecipato al primo ufficio di presidenza.
Senatore, è un onore la presidenza di una commissione così importante, cosa porterà a Roma dal Friuli?
L’amore per la sua cultura e i suoi valori, che si traduce anche nell’impegno a contribuire alla salvaguardia di ognuna delle mille espressioni culturali radicate in regione e sul territorio nazionale, che poi sono la vera ricchezza dell’Italia.
Passiamo alla scuola. Con l’ok al concorso per i presidi il fronte caldo è ora quello dei diplomati magistrali. quali le prossime mosse?
Abbiamo depositato una mozione che impegna il governo ad assumere iniziative legislative urgenti volte a una soluzione che arrivi in tempo utile per assicurare la regolarità dell’avvio dell’anno scolastico e tenga conto delle necessità di rispettare dignità e aspettative di tutte le categorie di docenti precari. Il provvedimento arriverà a breve.
E come placherà le ire dei laureati che stanno raccogliendo firme in senso contrario?
La risposta è nella mozione. Cercheremo di rispettare dignità e aspettative di tutte le categorie interessate.
La Buona Scuola è ancora un cantiere aperto, il ruolo dei dirigenti scolastici resterà invariato?
Sparisce la “chiamata diretta” che sta mostrando tutti i suoi limiti. Si rischiava tra l’altro la degenerazione emersa non di rado in campo universitario. Tra i primi provvedimenti in programma anche lo stop alla regola per cui, dopo 36 mesi da insegnante precario senza assunzione definitiva, eri lasciato a casa. Sono primo firmatario del disegno di legge che reinterpreta a vantaggio dei lavoratori la normativa europea sull’argomento.
Sulle segreterie sono previsti i rinforzi?
Punto alla cancellazione del declassamento dell’Ufficio scolastico Fvg, subito con la spending review.
FONTE IL MESSAGGERO VENETO

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