Riapertura scuola, Linee guida fascia 0-6 anni: tutto quello che c’è da sapere

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Riapertura scuole, la conferenza Unificata Stato-Regioni-Upi (Province)-Anci (Comuni) ha approvato le Linee guida per la fascia di età 0-6 anni. In un nostro precedente articolo, abbiamo riportato i contenuti del documento di otto pagine che punta a ‘garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza assicurando sia i consueti tempi di erogazione sia l’accesso allo stesso numero di bambini accolto secondo le normali capienze’.

Vediamo di riassumere i punti principali del documento.

Linee guida fascia 0-6 anni: mascherina, ambienti, misurazione della febbre

Non è previsto l’obbligo di indossare la mascherina per i bambini di età inferiore ai 6 anni. Tuttavia il personale dovrà utilizzare in maniera corretta i dispositivi di protezione individuale. Oltre alla mascherina, si potrà prevedere l’uso di guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose. Gli ambienti, gli arredi e i materiali dovranno essere igienizzati in maniera accurata.
Per poter accedere a scuola sarà richiesta tassativamente l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5 C anche nei tre giorni precedenti. Inoltre non bisognerà essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni, non essere stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.
Come per gli altri istituti scolastici di ogni ordine e grado, la febbre si misurerà a casa: non è necessaria, infatti, la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso della scuola. Chi avrà una temperatura superiore ai 37,5 gradi, dovrà restare a casa.

Organizzazione attività, pulizia e aerazione ambienti

I gruppi/sezioni dovranno essere organizzati in maniera tale che siano identificabili: dovranno essere evitate le attività di intersezione. Per quanto concerne il rapporto numerico personale educativo/bambini, nei servizi educativi della fascia 0-3, si ritengono valide le indicazioni ordinarie stabilite su base regionale,salvo eventuali diverse disposizioni adottate dalle singole Regioni.
Per poter assicurare una adeguata riapertura del sistema 0-6 – si legge nel documento – sarà fondamentale costruire un percorso volto a coinvolgere i genitori attraverso un patto di alleanza educativa finalizzato al contenimento del rischio. Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) potranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco. Anche in questo caso gli spazi devono essere puliti prima dell’eventuale utilizzo da parte di diversi gruppi o sezioni. Si raccomanda, inoltre, una frequente e adeguata aerazione degli ambienti’.

Accesso alla struttura, ingressi e uscite eventualmente scaglionati

L’accompagnamento dei bimbi dovrà essere effettuato da una sola persona (genitore o persona maggiorenne delegata dai genitori o chi esercita la responsabilità genitoriale). L’accompagnatore dovrà rispettare, durante tutta la permanenza all’interno della struttura, le regoli generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina. 
Si consiglia di organizzare la zona di accoglienza all’esterno, compatibilmente con gli spazi a disposizione: bisognerà rispettare il distanziamento tra adulti ed evitare assembramenti. Qualora l’accoglienza avvenisse in ambiente chiuso, si dovrà prestare particolare attenzione alla pulizia approfondita e all’aerazione frequente dello spazio. I punti di ingresso nella struttura, ove possibile, dovranno essere differenziati dai punti di uscita, ricorrendo, possibilmente a ingressi e uscite scaglionati. 
Sarebbe opportuna la predisposizione di spazi dedicati ad ospitare bambini e/o operatori con sintomatologia sospetta.

Linee guida fascia 0-6 anni, i dubbi espressi da Flc-Cgil

La segretaria nazionale della Flc-Cgil, Manuela Calza, ha rilasciato alcune dichiarazioni all”Huffington Post’ in merito alle Linee guida 0-6 anni: ‘È positivo l’impegno a non ridurre il tempo scuola e il numero dei bambini e della bambine da accogliere. Si tratta però solo di un punto di partenza, perché per quanto riguarda gli spazi si fa riferimento alla normativa vigente e non c’è alcuna indicazione che riguardi il rapporto tra adulti (educatori e docenti) e numero di bambini. Una serie di problemi restano irrisolti: o diciamo che fino ad ora abbiamo scherzato, e possiamo riprendere esattamente come eravamo a febbraio; oppure c’è qualcosa che evidentemente non va. Manca il tema principale, che è quello delle risorse‘.

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