Scuole chiuse, Ordinanze DAD aggiornate al 22 marzo

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Scuole chiuse, il Decreto Legge Draghi, valido fino al prossimo 6 aprile 2021, ha stabilito che nelle zone gialle siano applicate le stesse misure in vigore per le zone arancioni. Buona parte delle Regioni d’Italia, però, sono attualmente collocate in zona rossa. Vediamo di fare il punto della situazione, Regione per Regione, con gli ultimi aggiornamenti ad oggi, lunedì 22 marzo 2021, per quanto riguarda la chiusura delle scuole e le Ordinanze per la DAD.

Scuole chiuse e didattica a distanza: situazione Ordinanze DAD aggiornata al 22 marzo

Ricordiamo che, secondo l’ultimo DPCM, nelle zone rosse sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65: le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Valle D’Aosta

La regione è stata confermata in zona arancione: le scuole restano aperte in presenza, le superiori al 50 per cento e fino ad un massimo del 75 per cento. 

Piemonte

Da lunedì 15 marzo, la Regione è passata in zona rossa: le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Tale condizione dovrebbe durare almeno fino alle ferie pasquali. l’Rt è a 1,33, più basso della settimana precedente ma ancora molto alto rispetto all’1,25 che stabilisce l’ingresso nella zona rossa.

Lombardia

Come per il Piemonte, anche la Lombardia è passata in zona rossa da lunedì 15 marzo. L’Rt, secondo l’ultimo monitoraggio ISS, è sceso: i dati sarebbero da zona arancione, ma la regione resterà rossa fino a lunedì 29.

Provincia di Trento

Da lunedì 15 marzo, la provincia di Trento è entrata in zona rossa. Sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia, mentre le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza per laboratori o per esigenze degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Provincia di Bolzano

La provincia di Bolzano si trova in zona arancione. Fino al 6 aprile scuole superiori in Dad, dal 22 marzo rientrano le medie. Il presidente Arno Kompatscher ha firmato l’ordinanza, secondo la quale, dal 7 aprile solo gli alunni che si sottoporranno a screening potranno tornare a scuola in presenza. ‘A partire dal 7 aprile 2021 e fino al termine del progetto sperimentale avviato dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige per il monitoraggio della diffusione dell’infezione da Sars-Cov-2 nella popolazione scolastica altoatesina si potranno avvalere della didattica in presenza esclusivamente gli alunni e le alunne che si sottoporranno allo screening, ferme restando le determinazioni dell’Azienda Sanitaria in esito ai test effettuati.’
Per gli alunni e le alunne che non parteciperanno al suddetto programma di monitoraggio e testing le attività didattiche e scolastiche proseguiranno in modalità di didattica digitale integrata’.

Liguria

La Regione, da lunedì 15, è passata in zona arancione. Il presidente Giovanni Toti ha firmato un’ordinanza che prevede la proroga fino al 31 marzo della didattica a distanza al 100% per le scuole superiori. ‘Abbiamo prolungato l’ordinanza regionale per la Dad nelle scuole superiori fino al 31 marzo – ha dichiarato Toti – perché poi cominciano le vacanze pasquali e scade il decreto legge del Governo Draghi’.

Veneto

Il Veneto è passato dalla zona arancione a quella rossa: sospese lezioni in presenza.

Friuli Venezia Giulia

Anche il Friuli Venezia Giulia, come il Veneto, è stato collocato in zona rossa.

Emilia Romagna

Anche l’Emilia Romagna è passata interamente in zona rossa da lunedì 15 marzo.

Toscana

La Regione è rimasta in zona arancione ma il governatore Eugenio Giani ha firmato una serie di Ordinanze (consultabili presso il sito ufficiale della Regione) che individuano le zone arancioni e le province e i comuni collocati in zona rossa. Le misure entrano in vigore da lunedì 22. Oltre a tutti i comuni delle province di Arezzo, Pistoia e Prato, anche i seguenti comuni saranno in zona rossa:
Piancastagnaio (SI), Grosseto (GR), Scarlino (GR), Arcidosso (GR), Castel del Piano (GR), Vinci (FI), Certaldo (FI), Castelfiorentino (FI), Empoli (FI), Montelupo Fiorentino(FI), Cerreto Guidi (FI), Montaione (FI), Barberino Tavarnelle (FI), Capraia e Limite (FI), Gambassi Terme (FI), Montespertoli (FI), Fucecchio (FI), Santa Croce Sull’Arno(PI), San Miniato (PI), Castelfranco di Sotto (PI), Montopoli in Val d’Arno (PI), Seravezza (LU), Massarosa (LU), Viareggio (LU), Camaiore (LU), Stazzema (LU), Pietrasanta (LU), Forte dei Marmi (LU). Il resto della Regione resta in zona arancione, salvo specifiche ordinanze dei sindaci. Da lunedì 22 marzo, a Siena riapriranno le scuole di ogni ordine e grado. Lo ha reso noto il Comune.

Marche

La Regione viene confermata in zona rossa.

Umbria

La Presidente della Regione, Donatella Tesei, ha firmato una nuova Ordinanza secondo la quale, da lunedì 22 marzo, si svolgono in presenza le attività dei Servizi socioeducativi della prima infanzia (0-36 mesi), i servizi educativi della scuola dell’infanzia e le lezioni delle scuole primarie nei comuni dei distretti sanitari la cui media territoriale di contagi settimanali non supera i 200 casi ogni 100 mila abitanti (esclusi i Comuni che pur facendo parte dei suddetti distretti evidenzino un incremento critico individuato dalla Sanità). Ancora DAD per le scuole secondarie di I e II grado in tutto il territorio regionale, nonché quelle delle scuole primarie nei distretti sanitari con una incidenza media maggiore a 200/100mila abitanti.
Nei seguenti Comuni saranno aperti i servizi educativi, le scuole dell’infanzia (0-6 anni) e le scuole primarie: Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Sigillo, Scheggia e Pascelupo (distretto Alto Chiascio); Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi (Media Valle del Tevere); Corciano, Perugia, Torgiano (Perugino); Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro, Tuoro sul Trasimeno (Trasimeno); Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Otricoli, Penna in Teverina (Narnese Amerino).
Servizi educativi e scuole dell’infanzia sospese con DAD al 100% per le scuole primarie, secondarie di I e II grado nei Comuni di Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi, Valtopina (Folignate); Amelia, Giove (Narnese Amerino); Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Montegabbione, Orvieto, Parrano, Porano (Orvietano); Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide (Alto Tevere); Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Valfabbrica (Assisano); Cascia, Cerreto di Spoleto, Norcia Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera Cascia, (Valnerina); Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini, Stroncone, Terni (Ternano); Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Spoleto (Spoletino).

Molise

La Regione, da lunedì 22 marzo, passa in zona arancione. Per le scuole, prevista l’apertura degli istituti, dagli asili alle medie, mentre le superiori vanno didattica in presenza a rotazione (in presenza dal 50% fino a un massimo del 75% degli studenti), e il resto tutti in Dad. Tuttavia, nei seguenti comuni le attività didattiche negli istituti di ogni ordine e grado sono state sospese:  Agnone, Campobasso (fino al 31 marzo), Campodipietra, Campomarino, Capracotta, Casacalenda, Castropignano, Cerro al Volturno, Colli al Volturno, Fornelli, Isernia (fino al 31 marzo), Larino, Montaquila, Petrella Tifernina, Pietracatella (fino al 31 marzo), Portocannone (fino al 31 marzo), Riccia (fino al 31 marzo), Rionero Sannitico, Ripalimosani (fino al 31 marzo), San Martino in Pensilis (fino al 31 marzo), Santa Croce di Magliano, Torella del Sannio (fino al 31 marzo), Toro (fino al 31 marzo), Venafro (fino al 31 marzo). La situazione è in continuo aggiornamento.

Lazio

La Regione è stata confermata in zona rossa.

Puglia

La Regione è stata confermata in zona rossa. Il governatore Michele Emiliano starebbe ragionando in merito ‘alla possibilità di stringere ulteriormente le misure rispetto a quelle previste dal Governo nella zona rossa’.

Campania

Confermata la zona rossa anche per la Regione Campania. 

Basilicata

La Regione è stata confermata in zona arancione, tuttavia ricordiamo che il governatore Bardi ha firmato un’Ordinanza che sospende le attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui all’art. 2, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65: le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Le misure sono valide dal 16 al 26 marzo 2021.

Calabria

L’Ordinanza regionale dell’11 marzo ha disposto la prosecuzione dell’attività in presenza di superiori e università sino al 6 aprile (al 50%).

L’Ordinanza N. 13 ha disposto che dalle ore 22 del 13 marzo fino al 28 marzo, i Comuni di Petilia Policastro (Crotone) e San Nicola da Crissa (Vibo Valentia) e le frazioni Piani di Acquaro (Acquaro, Vibo Valentia) e Piminoro (Oppido Mamertina, Reggio Calabria) siano collocate in zona rossa. Nei Comuni di Bisignano, Cariati (Cosenza) e Samo (Reggio Calabria), saranno in vigore le limitazioni da zona rossa dalle ore 5 del 18 marzo a tutto il 31 marzo 2021.
Per il Comune di Sorianello (Vibo Valentia) è invece prevista la proroga, dalle ore 24 del 18 marzo a tutto il 24 marzo, delle disposizioni già previste dall’ordinanza n. 9/2021.

Sicilia

La Regione è stata confermata in zona arancione. Scuole superiori con lezioni in presenza fino al 75 per cento. Tuttavia, il presidente Musumeci ha firmato un’Ordinanza che dispone la chiusura delle istituzioni scolastiche nei seguenti Comuni: San Mauro Castelverde, Caltavuturo, Ventimiglia di Sicilia, Mezzojuso, Torretta, Altavilla Milicia, Trabia, Terrasini per la provincia di Palermo; Caltanissetta, Montedoro, Serradifalco, per il territorio nisseno; Regalbuto e Sperlinga nell’Ennese; Calamonaci, Villafranca Sicula, Sant’Angelo Muxaro in provincia di Agrigento; Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Licodia Eubea nel Catanese; Melilli, in provincia di Siracusa. Il provvedimento sarà in vigore dal 22 al 27 marzo.

Sardegna

La Sardegna passa in zona arancione da lunedì 22 marzo. Salvo diverse disposizioni che potrebbero essere prese nelle prossime ore dal presidente Solinas, si applicano le misure previste a livello nazionale. La Maddalena torna in zona arancione mentre restano in zona rossa i due Comuni di Sarroch e Sindia.

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