Diplomati magistrali e laureati SFP; meglio le Gae

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I diplomati magistrali stanno vivendo giorni di ansia rincorrendo le varie notizie diffuse dai principali organi di stampa. Quella di oggi è stata una giornata convulsa in cui, a Viale Trastevere, i cori intonati dalle maestre venivano interrotti di tanto in tanto dalle comunicazioni rilasciate per megafono dai diversi rappresentanti, ANIEF in testa. La richiesta rinnovata al MIUR è quella di un provvedimento d’urgenza per la riapertura delle Gae estesa anche ai docenti della secondaria. I sindacati confederali invece annunciano di voler lavorare ad una procedura riservata e non selettiva, che valorizzi il servizio prestato. Si tratta in pratica di un transitorio per i docenti della scuola primaria e dell’infanzia.

No transitorio, non c’è il tempo

Marcello Pacifico sbarra la strada al concorso riservato rilanciando la proposta di un decreto legge urgente per la riapertura delle Gae, “Qualsiasi altra soluzione, come una fase transitoria fallimentare nella secondaria da estendere per la primaria, è francamente irricevibile. Premesso questo, Anief chiede a tutte le forze politiche di invitare il Governo ad approvare un decreto d’urgenza e di ratificarlo nelle commissioni speciali di Camera e Senato, già da noi informate sull’urgenza del caso” afferma il segretario ANIEF. Aggiungiamo noi che la procedura riservata richiede tempi di esecuzione che non ci sono. Andrebbero formate delle commissioni per l’avvio dei colloqui orali, cosa che non è possibile fare in tempi brevi.

Meglio le Gae

L’associazione Azione Scuola, dopo essere stata audita al Miur lo scorso 26 Aprile, ha già inoltrato al capo di gabinetto del Miur la propria proposta contenente le specifiche per l’adozione di un decreto legge urgente per inserire i diplomati magistrali e i laureati in Scienze della Formazione Primaria nelle Gae. Nella stesura del documento si è fatta attenzione a non commettere mai invasione di campo, evitando di ledere i diritti quesiti dei docenti delle GM 2016 e dei residuali Gae. La proposta contiene il vantaggio di non incidere sulle casse pubbliche dello Stato perché non ci sono esami da sostenere. Avremo modo di spiegare nel dettaglio ai responsabili ministeriali cosa andrà fatto in concreto quando saremo chiamati al tavolo per proseguire i lavori.

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