Si torna a parlare della Carta del Docente e della possibilità che il Ministero dell’Istruzione decida di cambiare le modalità di utilizzo del bonus da 500 euro, restringendo sensibilmente la possibilità di fruizione in merito a beni e servizi acquistabili.
Carta del docente: quale futuro per il bonus da 500 euro?
Non si esclude nemmeno la possibilità che il bonus da 500 euro possa confluire nello stipendio. Ne ha parlato anche il segretario nazionale Unicobas, Stefano D’Errico, nel corso di un’intervista rilasciata al portale ‘Tecnica della scuola’.
L’esponente Unicobas è contrario all’ipotesi di cancellare la Carta del Docente e trasformarla in una mancia stipendiale: ‘Sarebbe una beffa colossale’, ha affermato D’Errico, ‘siamo alla demagogia allo stato brado.
Unicobas: ‘Bonus 500 euro nello stipendio? Sarebbe una beffa colossale’
D’Errico ha spiegato che, nel caso in cui il Miur pensasse a questa soluzione, i docenti di ruolo subirebbero l’ennesima beffa in quanto i 500 euro andrebbero incontro alla tassazione e alle trattenute e quindi l’importo si ridurrebbe almeno della metà. D’Errico sottolinea anche il fatto che i fondi, se messi in busta paga, andrebbero anche al personale Ata. Secondo il segretario Unicobas, invece, il Governo dovrebbe pensare a stanziare delle somme specifiche per il personale Ata, anziché aumentare i loro stipendi di pochi spiccioli.
Unicobas suggerisce a Governo, Miur e sindacati rappresentativi di occuparsi di argomenti più importanti, come ad esempio la regionalizzazione della scuola. In merito alla Carta del Docente, invece, ‘almeno si faccia in modo che quelle somme vengano interamente utilizzate per l’aumento dell’indennità di funzione docente.’