Il Decreto Scuola approvato ieri dal Consiglio dei ministri ha suscitato diverse polemiche soprattutto tra i docenti precari a motivo del mancato aggiornamento delle graduatorie di istituto.
Decreto scuola, no all’aggiornamento delle graduatorie di istituto: le parole di Azzolina
In occasione della conferenza stampa di ieri sera, il ministro Lucia Azzolina ha dichiarato: ‘Chiedo io scusa a tutti i precari della scuola a nome del Ministero dell’Istruzione: non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di istituto e questo è dovuto a procedure vetuste, a lacune nella digitalizzazione del Paese in particolar modo anche del mio Ministero. Non riusciamo a portare avanti un milione di domande cartacee con raccomandate e ricevute di ritorno e bolli. Chiedo scusa io a nome di tutti i precari e di chi lavora con me al Ministero dell’Istruzione. Riaggiorneremo l’anno prossimo con una procedura digitalizzata come quella che io avevo voluto nel decreto scuola che era stato approvato a dicembre.’
Anief: ‘Ministro Azzolina, il Miur risolva in questi due mesi il problema dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto’
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha risposto alle parole del ministro Azzolina affermando che ‘ci sono 500 mila precari che non erano attrezzati alla didattica a distanza eppure la metà di essi continua a insegnare nelle nostre scuole da casa sua senza alcun mezzo fornito dal ministero, a parte la solidarietà digitale.
Ora tocca ai tecnici pagati da Viale Trastevere risolvere il problema dell’aggiornamento in questi due mesi delle graduatorie di istituto, come per le graduatorie Ata 24 mesi bloccate. Siamo pronti a ricorrere in tribunale – conclude Marcello Pacifico – Il testo del decreto deve cambiare’.