Scuola, riapertura 7 gennaio: la sicurezza di Azzolina e del governo

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La scuola riaprirà il 7 gennaio 2021: molti studenti delle superiori torneranno dunque alla didattica frontale. A concordare sulla decisione, oramai ufficiale, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e gran parte del governo. Anche il Comitato tecnico scientifico si è mostrato concorde al riguardo. Intanto, il ministero dell’Istruzione ha reso noto che il comitato tecnico-scientifico ha analizzato l’ultimo report degli istituti scolastici da parte dell’Ecdc (Centro europeo per il controllo delle malattie). Ci riferiamo alla più importante autorità sanitaria presente in Europa.

Azzolina: ‘Scuola non responsabile della seconda ondata’

Tramite un nuovo post Facebook, Lucia Azzolina, riferendosi al report che abbiamo citato nella nostra introduzione, fa sapere: “Quel documento conferma sostanzialmente due cose: 1) la scuola non è stata responsabile della seconda ondata. 2) La sospensione delle attività didattiche in presenza deve essere limitata e temporanea perché l’impatto negativo sulla salute fisica, mentale ed educativa dei ragazzi supera i benefici”.

Azzolina: ‘Scuole superiori vanno riaperte’

Nel post FB Lucia Azzolina fa inoltre sapere: “La conclusione del Cts è stata chiara: ‘Le scuole superiori vanno riaperte anche in considerazione delle ultime valutazioni dell’Unione europea, secondo cui gli istituti scolastici non costituiscono un luogo pericoloso per il contagio”. Secondo quanto dichiarato dal ministro della Salute Roberto Speranza in classe si ritornerà il 7 gennaio ma al 50%.

De Luca contrario

Contrario il governatore della Campania Vincenzo De Luca sul ritorno a scuola il prossimo 7 gennaio. Tramite alcune dichiarazioni riportate da Repubblica, De Luca ha precisato: “Sento che si parla della riapertura dell’anno scolastico il 7 gennaio, queste sono cose che mi fanno impazzire. Come si fa a dire ‘si apre’ senza verificare il 3, il 4 gennaio la situazione? In Campania non apriamo tutto il 7”.

Scuola: l’ordinanza del ministro Speranza

Lo scorso lunedì il ministro della Salute Roberto Speranza è stato firmatario di un’ordinanza tramite cui ha disposto di tornare in classe a partire dal 7 gennaio 2021. La didattica in presenza sarà del 50% e non al 75% come previsto in un primo momento dal DPCM dello scorso 3 dicembre. Tutto ciò permetterà di tornare in classe anche ai ragazzi delle superiori a orari scaglionati e con un rafforzamento dei mezzi di trasporto.

Le dichiarazioni di Giuseppe Conte

Nel corso della conferenza stampa di fine anno, Giuseppe Conte ha confermato l’orientamento del governo. Il premier ha auspicato che a partire dal 7 gennaio le scuole secondarie e di secondo grado possano godere di una ripartenza con didattica mista con una percentuale pari al 50% “ma nel segno della flessibilità”.

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