Autonomia Lombardia e Veneto: le novità per la scuola

Date:

Torniamo a parlare dell’autonomia delle regioni Lombardia e Veneto. Le nuove bozze delle regioni presentano delle novità per quanto riguarda l’istruzione. Andiamo ad analizzare i punti di interesse.

Docenti neo-assunti e DS

Secondo l’ultima bozza, i Dirigenti Scolastici diventerebbero da subito dipendenti regionali. Analoga sorte per docenti neoassunti e supplenti.

Docenti di ruolo

Per i docenti di ruolo inizialmente era stato stabilito che la loro titolarità sarebbe rimasta a livello centrale, ma nella nuova bozza si evince che saranno i docenti a scegliere se diventare o meno dipendenti regionali. La regione potrebbe incentivare i propri docenti con aumenti anche fino a 400 euro rispetto all’attuale stipendio medio statale.

Bozza regione Lombardia 

Riportiamo i punti salienti della bozza per quanto concerne l’istruzione (Art. 11 – Norme relative al personale dell’Ufficio Scolastico e delle istituzioni scolastiche regionali):
Sono trasferiti alla Regione Lombardia i Dirigenti scolastici, per i quali sarà istituito uno specifico ruolo regionale, salva la facoltà di permanere nei ruoli della dirigenza scolastica statale trascorsi tre anni dal trasferimento delle competenze. La Regione avrà la competenza di nominare e attribuire gli incarichi dei Dirigenti degli Uffici d’Ambito Territoriale e dei Dirigenti scolastici che abbiano scelto di rimanere nei ruoli dello Stato.
Le procedure di mobilità di detto personale devono essere concluse entro un anno dall’entrata in vigore della legge approvata sulla base della presente Intesa. Al personale trasferito è comunque garantito il mantenimento della posizione retributiva già maturata o l’acquisizione della posizione retributiva eventualmente più favorevole;

• Lo Stato e la Regione concordano che il personale docente, educativo ed A T A dell’organico statale, con contratto a tempo indeterminato in servizio presso le istituzioni scolastiche della Lombardia al momento della stipulazione dell’Intesa rimane inserito nei ruoli statali, salva diversa volontà espressa dal personale stesso;
• La Regione istituisce i ruoli regionali del personale delle istituzioni scolastiche, ove confluisce il personale di nuova assunzione, sia con contratti a tempo determinato che con contratti a tempo indeterminato;
• La Regione Lombardia definisce annualmente il fabbisogno di personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario da inserire nei ruoli regionali, sulla base della dotazione organica complessiva definita a livello nazionale e in considerazione delle quiescenze intervenute tra il personale statale assegnato alle istituzioni scolastiche della Regione Lombardia nonché delle procedure di mobilità extra-regionale intervenute con riferimento al medesimo personale nell’anno precedente;
• La Regione indice periodicamente procedure concorsuali, sulla base del fabbisogno annuale previsto. Il personale assunto all’esito di dette procedure è iscritto nei ruoli regionali;
• Al personale docente, educativo ed ATA inserito nei ruoli statali assegnato alle istituzioni scolastiche della Lombardia che intende chiedere la mobilità verso altre Regioni continua ad applicarsi la normativa statale vigente sulla mobilità del personale scolastico. È consentito al personale appartenente ai ruoli regionali il trasferimento verso altre sedi nazionali, con modalità che saranno determinate nei provvedimenti attuativi;
• Agli insegnanti non abilitati appartenenti alla terza fascia delle graduatorie di istituto, assunti a tempo determinato dai Dirigenti scolastici, si applica la disciplina del personale iscritto nel ruolo regionale.

Punti analoghi li ritroviamo nella bozza della Regione Veneto.

Le tempistiche

L’articolo 4 della bozza riporta le tempistiche: il riordino delle amministrazioni statali, dovrà avvenire entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge di approvazione delle intese per l’autonomia. Il Consiglio di Stato avrà 30 giorni per esaminare il taglio delle funzioni dei ministeri, poi i provvedimenti saranno trasmessi alle Camere che, a loro volta, avranno soltanto un mese per dare un parere. Decorso tale termine, il regolamento sarà comunque adottato.

Il ministro Bussetti concorde con la regionalizzazione

Il progetto di regionalizzazione incontra il favore dell’attuale Ministro dell’istruzione Marco Bussetti. Secondo il ministro si tratta di  “un’operazione che migliora l’efficienza del sistema e pertanto va sostenuta“.

Per i prossimi sviluppi dovremo attendere il 15 febbraio 2019, data in cui è prevista la sottoscrizione dell’intesa con il Governo. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana garantisce che la data per l’intesa “sarà rispettata e l’intesa sarà soddisfacente”.  Meno ottimista il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha dichiarato che se l’intesa non lo soddisfa, non firmerà.

 

Share post:

Newsletter

Ultime Notizie

Potrebbe interessarti
Potrebbe interessarti

Aggiornamento GPS 2022: cosa può fare chi è già inserito?

I docenti sono in attesa del via ufficiale all'aggiornamento...

Sostegno, assunzioni straordinarie: il Tar Lazio reintegra gli immessi con riserva

Con l'ordinanza n 2807 del 2 maggio 2022, il...

Bocciatura, arriva proposta per stopparla: quali ripercussioni?

La riforma della scuola del Ministro Bianchi, convertita nel...

Concorso ordinario, autodichiarazione dal 1° maggio: il nuovo modello

Il nuovo modello di autodichiarazione da presentare per accedere...