Coronavirus, ipotesi calendario fase 2: riaperture scaglionate, ecco le possibili date

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L’aumento del numero dei guariti e il calo in quello dei contagi lascia ben sperare per l’immediato futuro ma il governo non ha intenzione di abbassare la guardia sull’emergenza coronavirus, pur pensando già alla cosiddetta ‘fase 2’.

Fase 2 coronavirus scaglionata, ecco il possibile calendario

Come sottolinea il ‘Corriere della Sera’, sul calendario non è stato ancora deciso nulla, dovrà arrivare l’OK degli scienziati per avere il via libera anche perché bisognerà evitare che le persone tornino a circolare liberamente e vanificare tutti gli sforzi compiuti sinora.
Il governo, ieri sera, ha diramato una nota in cui si spiega che ‘sulle date ci sono soltanto ipotesi che  rischiano di alimentare caos e confusione’.
In ogni caso si dovrebbe procedere con un piano differenziato da concordare con le Regioni: nelle prime settimane dovrebbe essere mantenuto il divieto di spostarsi da una Regione all’altra.
Si prevede che da mercoledì 22 aprile potrebbero riaprire alcune imprese che potranno dimostrare di rispettare le norme anti contagio. Si parla dei settori relativi alla moda, al tessile, alla produzione di autoveicoli e motocicli, al trattamento dei rifiuti, oltre ai cantieri, alle cave e alle agenzie interinali.

I negozi

Successivamente saranno i negozi a poter riaprire. Se la curva epidemica continuerà a scendere come evidenziato in questi giorni, la data giusta potrebbe essere il 4 maggio.
In ogni caso si dovrà evitare qualsiasi tipo di assembramento, gli ingressi saranno scaglionati: un cliente e due lavoratori per un locale di 40 metri quadri, se è più grande entrate e uscite separate, se è più piccolo potranno esserci al massimo 2 persone all’interno.

Parrucchieri e centri estetici

I negozi di parrucchiere ed estetica potranno lavorare solamente tramite appuntamento, con il rapporto di un dipendente per un cliente: dovranno dotarsi di dispositivi simili a quelli usati negli studi medici. Ogni oggetto utilizzato dovrà essere sterilizzato.

Ristoranti e bar

In merito ai bar e ristoranti, i locali dovranno essere riorganizzati completamente per permettere il distanziamento di sicurezza. In merito alle prime riaperture, la previsione più ottimistica parla dell’11 maggio anche se i tecnici e gli scienziati ritengono che sia una data ancora troppo prematura. Si parla anche di possibile classificazione per zone d’Italia: in ogni caso si dovrebbe prevedere una minima capienza per effetto del distanziamento.

Palestre, cinema, teatri e luoghi di divertimento

Il discorso legato alle palestre, ai cinema, ai teatri e ai luoghi di divertimento è considerato come il più delicato. Non è scontato che le palestre dovranno rimanere chiuse ma l’OK potrebbe essere dato solamente tramite l’osservanza di rigide norme relative al distanziamento: si ipotizzano allenamenti o lezioni individuali. Per le attività artistiche e di intrattenimento, come cinema, teatri, sale giochi e altri luoghi per eventi pubblici, l’ipotesi è quella di riaprire direttamente a settembre anche se si starebbe pensando di optare per luoghi all’aperto in modo da poter rispettare, in qualche modo, le regole sul distanziamento. Viene esclusa, invece, la possibilità di andare a ballare la prossima estate.

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