Concorso straordinario, atto di messa in mora e diffida al Ministero dell’Istruzione

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Concorso straordinario 2020, continuano le polemiche riguardanti lo svolgimento della procedura concorsuale rivolta ai docenti con più di 3 annualità di servizio che la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, intende far svolgere dal prossimo 22 ottobre (e sino al 16 novembre).

Concorso straordinario in piena emergenza discrimina chi si trova in quarantena per motivi di servizio o esposto al rischio di contagio

A questo proposito, Flc-Cgil ha pubblicato una nota informativa attraverso la quale intende dare un segnale forte ai tantissimi lavoratori che si sono rivolti alle sedi sindacali per esprimere la loro preoccupazioni riguardo lo svolgimento del concorso straordinario in piena pandemia Covid-19. Oltre tutto, con l’aumento dei contagi cresce, di pari passo, la possibilità di essere esposti alla quarantena per motivi di servizio o al contagio stesso: un rischio concreto che finirebbe per escludere ingiustamente questi lavoratori dal concorso straordinario, dopo anni di servizio.


Il Ministero dell’Istruzione, infatti, non ha previsto una seconda possibilità, nessuna prova suppletiva. Flc-Cgil sottolinea come il dicastero di Viale Trastevere non intenda discutere nemmeno sull’avvio dei percorsi abilitanti a regime ‘che per tanti precari avrebbero rappresentato una chance importante per conseguire l’abilitazione.’

Numeri impressionanti di supplenze

Il sindacato sottolinea, inoltre, come molti docenti abbiano richiesto i permessi non retribuiti previsti dal Contratto nazionale di lavoro per assentarsi e potersi tutelare sul piano della salute: l’aspettativa per motivi personali o familiari, art. 18 CCNL o i 6 giorni per motivi personali e familiari art. 19 c. 7.
Si tratta di assenze che finiranno per creare un enorme disagio alle scuole, già costrette a far fronte alla grave carenza di docenti.

Flc-Cgil, nella nota informativa, ha riportato i dati relativi ai numeri impressionanti di supplenze, numeri che avrebbero dovuto imporre una seria riflessione sull’opportunità di vessare ulteriormente le scuole e il personale con una procedura che comunque non porterà in cattedra i docenti assunti prima di settembre 2021.

Flc-Cgil annuncia atto formale di messa in mora e diffida rivolto al Ministero dell’Istruzione

Pertanto, il sindacato informa di aver prodotto ‘un atto formale di messa in mora e diffida rivolto al Ministero dell’Istruzione chiedendo di adottare provvedimenti atti a garantire l’espletamento di prove suppletive per tutti coloro che ne avranno diritto. Parimenti l’iniziativa sindacale unitaria va avanti con il presidio del prossimo 14 ottobre dinanzi a tutte le prefetture.’

Qui di seguito riportiamo il documento prodotto da Flc-Cgil.

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