Immissioni in ruolo: quest’anno la call veloce non troverà applicazione

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La parte dedicata alla scuola nel decreto sostegni-bis intenderebbe dare una svolta allo stallo riscontrato sinora circa le assunzioni docenti. Una possibilità che, se sarà attuata, potrebbe ridurre significativamente l’annosa questione delle cattedre vacanti a inizio anno scolastico. Sicuramente il precariato non sarà del tutto annullato e, con molta probabilità, rimarranno ancora molti posti vuoti, come del resto accaduto gli anni passati. Nonostante ciò, la call veloce, quest’anno, non ci sarà, in simili evenienze. Ricordiamo come, durante l’anno scolastico 2020/2021, la chiamata veloce (molto lodata a dire il vero dall’ex ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina) ha avuto un numero insignificante di richieste.

Immissioni in ruolo docenti e DSGA: nessuna call veloce quest’anno

Come informa Orizzonte Scuola, quest’anno la call veloce non sarà applicata, né per i docenti, né tantomeno verso i DSGA (Direttori dei servizi generali e amministrativi). Il decreto sostegni-bis prevede che le assunzioni dei docenti per l’anno scolastico 2021/2022 avvengano attingendo dalle seguenti graduatorie: GAE, concorso 2016 e Concorso 2018. Le assunzioni riguarderanno la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria (primo e secondo grado).

Anche il concorso straordinario farà la sua parte

In realtà, oltre alle precitate graduatorie, bisogna tenere in considerazione anche i vincitori del concorso straordinario, al momento l’unico dei diversi concorsi a cattedra banditi nel 2020, effettivamente espletato. Secondo il decreto sostegni-bis la graduatoria finale va integrata con tutti i candidati che hanno ottenuto un risultato pari almeno a 56/80. L’articolo 59 del suddetto decreto recita: “La graduatoria di cui all’articolo 1, comma 9, lettera b) del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, è integrata con i soggetti che hanno conseguito nelle prove di cui alla lettera a) del medesimo comma il punteggio minimo previsto dal comma 10 del medesimo articolo”.

In cosa consiste la call veloce

Abbiamo menzionato la call veloce, ma in cosa consiste effettivamente tale disposizione? Essa venne introdotta dal decreto legge n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019, ai fini delle immissioni in ruolo. L’obiettivo di tale misura consisteva nella riduzione dei contratti a tempo determinato. Secondo quanto indica il precitato decreto, a decorrere dall’anno scolastico 2020/2021, una volta terminate le immissioni in ruolo da GAE e graduatorie di merito (i vecchi concorsi) gli aspiranti hanno la possibilità di presentare (a patto che non abbiano già ricevuto una proposta di assunzione a tempo indeterminato) una domanda di assunzione per i posti di una o più province della stessa regione, per ogni graduatoria di provenienza.

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