Cisl Scuola, Ivana Barbacci è la nuova segretaria generale

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Cisl Scuola, Ivana Barbacci è la nuova segretaria generale: 52 anni, umbra, sposata e con una figlia studentessa universitaria, è stata eletta a pieni voti dal Consiglio Generale riunitosi, con la presenza del segretario generale della CISL Luigi Sbarra, subito dopo la conclusione del 7° Congresso Nazionale. 

Ivana Barbacci è la nuova segretaria generale di Cisl Scuola

La segretaria uscente Maddalena Gissi, qualche settimana fa, aveva parlato di ‘passaggio di testimone in una staffetta corsa bene, e per questo vincente’.

Ivana Barbacci è insegnante di lettere nella scuola secondaria di I grado, dopo aver lavorato come docente nella scuola dell’infanzia e successivamente nella primaria. Nel 2015 è entrata a far parte della segreteria nazionale, insieme a Maddalena Gissi: in precedenza, era stata segretaria regionale della CISL Scuola Umbria.

Dal dicembre 2015 ha ricoperto l’incarico di segretaria organizzativa, diventando segretaria generale aggiunta nel luglio 2021, una decisione con la quale si sono poste le premesse per una successione maturata nel segno del coinvolgimento e del più ampio sostegno da parte dell’organizzazione.
Confermati come componenti della segreteria Paola Serafin, Salvo Inglima e Attilio Varengo, ai quali si unisce Roberto Calienno, segretario generale della CISL Scuola Puglia.

“Il miglior regalo per la mia elezione – ha dichiarato la neo segretaria generale Ivana Barbacci – è stato l’annuncio, da parte del Ministro, del via libera ottenuto dal Governo per la conferma dei contratti Covid.

Un regalo per il quale in realtà sento di dover ringraziare soprattutto la tenacia con cui Lena Gissi ha incalzato fino all’ultimo tutti gli interlocutori politici, e il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, che in modo particolare si è speso, a dicembre, per ottenere in legge di bilancio le risorse per la proroga a marzo dei contratti e adesso un loro prolungamento fino a giugno, nell’interesse delle persone direttamente coinvolte ma anche della scuola che ne ha più che mai bisogno, visto che la pandemia non molla la presa e che altre urgenze premono, legate all’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. Davvero impensabile rinunciare a 65.000 posti di lavoro in questa situazione’.

Auguriamo a Ivana Barbacci un sentito buon lavoro, in un momento molto particolare per la scuola.

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