Reclutamento per la stabilizzazione dei precari della scuola: la campagna #StabilizziamoLaScuola, lanciata dalla FLC CGIL, propone una fase transitoria e straordinaria per dare una soluzione ai ‘disastri di inizio anno scolastico’. Sinopoli spiega che il sistema di reclutamento negli ultimi anni, ‘ha prodotto forti disfunzioni e manifestato scarsa efficacia’.
Un sistema di reclutamento inefficace
A dimostrazione dell’inefficacia dell’attuale sistema di reclutamento, Sinopoli cita alcuni dati di settembre 2018; l’anno scolastico è partito con:
- 32.217 cattedre non assegnate ai ruoli,
- 56.564 posti liberi da assegnare a supplenza tra deroghe sul sostegno e organico di fatto.
Grazie a quota 100, si prevede che saettembre 2019 se ne aggiungeranno oltre 40.000. Si prevede un avvio di anno scolastico nel caos e con la mancanza di insegnanti. Senza contare il lavoro che va ad aggravare le segreterie scolastiche.
Fase transitoria: la proposta
La proposta che arriva dai sindacati, dunque, è una fase transitoria. Si parla di istituire una graduatoria per titoli che comprenda, in ordine:
- il personale già abilitato presente nelle II fasce d’istituto (dai docenti della scuola secondaria ai diplomati magistrali ai laureati in SFP)
- coloro che sono presenti nelle III fasce d’istituto della scuola secondaria e hanno maturato 3 anni di servizio.
I docenti che si troverebbero in posizione utile per la nomina, verrebbero assegnati ad una scuola con incarico a tempo determinto (al 31 agosto) mentre, contemporaneamente, dovrebbero seguire un corso/concorso a carico dello Stato per ottenere l’abilitazione. Alla fine del percorso svolto, il contratto sarà trasformato a tempo indeterminato. La fase a regime prevede concorsi con cadenza annuale, sulla base dei fabbisogni delle diverse regioni.