Riapertura delle scuole, il direttore generale della prevenzione, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa al Ministero della Salute, ha fatto il punto dell’epidemia di coronavirus e ha parlato anche della questione del rientro in classe a gennaio degli studenti delle scuole superiori.
Riapertura scuole, Rezza: ‘Difficile dire quale sia il contributo alla circolazione virale’
‘Difficile dire quale sia il contributo della riapertura delle scuole alla circolazione virale – ha dichiarato il professor Rezza – Ci sono diversi studi eseguiti a livello internazionale dai quali derivano dei risultati che, a volte, risultano contrastanti. E c’è anche il fatto che i bambini, ma anche gli adolescenti, hanno meno sintomi rispetto agli adulti: quindi una circolazione inavvertita del virus potrebbe essere presente. È più difficile accertare se non si fanno screening ripetuti. Però, la preparazione alla riapertura delle scuole mi sembra piuttosto accurata.’Â
Rezza: ‘Particolare cura va posta proprio sulle attività extrascolastiche’
‘È chiaro che quando si riaprono le scuole non si teme tanto la trasmissione all’interno del sistema scolastico – ha precisato Rezza – quanto il fatto che si rimette in moto tutta una serie di persone che non sono solo gli studenti e gli insegnanti ma anche, naturalmente, i genitori e il sistema dei trasporti. Per cui particolare cura va posta proprio sulle attività extrascolastiche, sono tutte attenzioni che bisogna naturalmente prendere e che si stanno considerando nel momento in cui si riattiva questo settore. È l’obiettivo di tutti la riapertura delle scuole – conclude l’epidemiologo – ma bisogna sempre valutare a livello territoriale dopo quella che è la situazione epidemiologica.’
