Docenti in cattedra il 1° settembre, quali soluzioni?

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È uno degli obiettivi prefissati dal Ministero dell’Istruzione, e in generale dal governo Draghi, quello della copertura totale delle cattedre a settembre. Che cosa possiamo aspettarci in proposito? Flc-Cgil, all’interno di una nota informativa, ha sottolineato la gravità della situazione e le possibili soluzioni da attuare.

Stabilizzazione docenti precari, quali soluzioni per l’avvio del prossimo anno scolastico?

Il sindacato sottolinea che la scelta di cancellare il percorso FIT per passare al concorso ordinario è stato un errore gravissimo. Per quale motivo? Si sono creati conflitti tra neolaureati e precari, dando la possibilità alla politica di scatenare operazioni di strumentalizzazione per scopi elettorali. Flc-Cgil sottolinea che mentre le diverse forze politiche continuano ad alimentare conflitti, la scuola sarà costretta a subire il disfunzionamento delle cattedre scoperte.

Il quadro della situazione, per quanto riguarda i posti vacanti in avvio del prossimo anno scolastico 2021/22, non è certamente incoraggiante e viene riassunto nella tabella qui sotto:


Flc-Cgil chiede di sviluppare in tempi rapidi una soluzione per coprire le cattedre vacanti entro il 1° settembre, in modo tale da mettere la scuola in condizioni di operare bene e far recuperare il gap acquisito sia a causa dei disfunzionamenti delle nomine dei supplenti dello scorso anno, sia a causa della pandemia.
Si chiede, inoltre, una fase transitoria destinata ai precari con tre annualità di servizio, con una procedura finalizzata alle assunzioni e al conseguimento dell’abilitazione costituita in 3 step:

  • graduatoria per titoli
  • formazione
  • prova orale

Lo stesso tipo di procedura andrebbe adottata per i docenti specializzati nel sostegno, con una graduatoria per titoli, e prova orale di conferma in ruolo, nell’anno di prova e formazione.
Flc-Cgil, inoltre, sottolinea la necessità di percorsi abilitanti di durata annuale strutturati in collaborazione tra scuola e università, con risorse adeguate sia per organizzarli, che per sostenere i costi dei corsisti (risorse del PNRR). 

I percorsi devono essere:

  • banditi con regolarità
  • programmati in funzione delle cattedre disponibili
  • finalizzati all’assunzione dei docenti specializzati/abilitati che completano la formazione.

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