Formazione docenti, il Ministero cambia rotta anche sul tema inclusione?

Formazione docenti, il Ministero dell’Istruzione ha incontrato le sigle sindacali Cisl Scuola e Anief in merito alla questione riguardante la formazione docenti: non erano presenti al confronto Flc-Cgil, Uil, Snals e Gilda, vista la rottura delle relazioni con il ministro Bianchi, annunciata nei giorni scorsi. Il Ministero potrebbe cambiare direzione per quanto riguarda la formazione dei docenti: questo aspetto è emerso al termine dell’incontro.

Formazione docenti, il Ministero dell’Istruzione pubblicherà a breve una Nota specifica

Il Ministero dell’Istruzione pubblicherà nei prossimi giorni una Nota che conterrà le indicazioni riguardanti le attività relative alla formazione dei docenti e la distribuzione dei 10 milioni di euro nel territorio nazionale. La questione della formazione dei docenti è centrale, anche alla luce di quanto indicato nella Legge di Bilancio con le 25 ore formative obbligatorie per gli insegnanti (precari compresi) che prestano servizio in classi dove sono presenti alunni con disabilità.

Sopravvivere nelle classi difficili. Manuale per insegnanti

La segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ne ha parlato con Orizzonte Scuola al termine dell’incontro: ‘Sulla base di quanto esposto dal Ministero – ha spiegato la leader sindacale – abbiamo illustrato le nostre richieste: prima di tutto abbiamo chiesto di rafforzare il vincolo di delibera collegiale su tutti gli argomenti inseriti nel Piano di formazione, compresa l’inclusione’.

Il Ministero dovrà pronunciarsi in merito

La richiesta dei sindacati è quella della non imposizione al personale oltre al fatto che le attività di formazione siano deliberate esclusivamente dagli organi collegiali: questo vale, naturalmente, anche e soprattutto per la formazione relativa all’inclusione.

L’ARTE DI INSEGNARE: CONSIGLI PRATICI PER INSEGNANTI DI OGGI

Nei giorni scorsi, la segretaria generale di Snals-Confsal, Elvira Serafini, aveva ribadito il concetto: ‘La formazione obbligatoria richiede la preventiva delibera collegiale e deve prevedere in ogni caso, come confermato dalla Corte europea, la sua assimilazione alla prestazione lavorativa e come tale da considerare come orario di servizio con tutti gli effetti conseguenti. Il Ministero non può restare in silenzio di fronte ai pronunciamenti degli organi di giustizia.’

Il Ministero dell’Istruzione ha preso atto delle richieste sindacali e si riserva di prendere una decisione in merito. Maddalena Gissi, tra l’altro, ha aggiunto di aver chiesto di conoscere dettagliatamente le economie riguardanti la carta del docente, ‘sottolineando la necessità di investire eventuali residui per il personale precario neo immesso nei ruoli’ oltre a ribadire la volontà di ‘conoscere l’utilizzo delle risorse e dei temi scelti per la formazione dalle scuole e dalle reti’.

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Anno di prova docenti, modello aggiornato di Patto per lo sviluppo professionale (NOTA)

Anno di prova e formazione docenti, l’Ufficio Scolastico per la Campania ha pubblicato la Nota N. 43890 del 22 novembre avente come oggetto ‘Anno di formazione dei docenti neoassunti a.s. 2021/2022 – Apertura Ambiente Online Indire’. 

Anno di prova e formazione docenti neoassunti, Nota USR Campania N. 43890 del 22 novembre

La Nota in questione fa riferimento al percorso formativo dei docenti neoassunti, con passaggio di ruolo oltre ai docenti assunti con contratto a tempo determinato nell’anno scolastico 2018/2019 ai sensi del DDG N. 85/2018 e ai docenti assunti quest’anno secondo le disposizioni contenute al comma 4 dell’articolo 59 del Decreto Sostegni Bis.

A questo proposito, oltre a confermare l’apertura della piattaforma INDIRE (disponibile all’indirizzo www.neoassunti.indire.it/2022/), vengono riepilogati i documenti che dovranno essere compilati dai docenti nell’ambito della redazione del loro portfolio formativo. In particolare si tratta del Curriculum formativo, del Bilancio iniziale delle competenze, della Documentazione dei laboratori formativi o delle visite, della Documentazione attività didattica, del Bilancio finale e del Questionario di monitoraggio.

Nella Nota, inoltre, viene ricordato che ‘l’ambiente riservato ai docenti tutor sarà reso disponibile nella primavera del 2022 oltre al fatto che “il Dirigente Scolastico e il docente neo-assunto, sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle 3 competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-metodologica e relazionale da raggiungere attraverso le attività formative …”. (art. 5, comma 3. D.M. n. 850/2015). 

Con l’occasione, ferma restando l’autonomia delle singole istituzioni scolastiche nella costruzione degli strumenti operativi, l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania ha provveduto ad allegare alla Nota N. 43890 del 22 novembre un modello aggiornato di Patto per lo sviluppo professionale, predisposto sulla base delle priorità per la formazione docenti neoassunti 2021/2022, che potrà essere contestualizzato e adattato ad esigenze specifiche.

NOTA

MODELLO AGGIORNATO PATTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE

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Anno di formazione e prova, prime indicazioni su visite in scuole innovative (NOTA)

Anno di formazione e prova, l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte ha pubblicato la Nota N. 13660 del 22 novembre 2021 avente come oggetto ‘Visite in scuole innovative a.s. 2021/2022. Prime indicazioni operative svolgimento visite innovative. Presentazione Catalogo offerta formativa Visiting’. 

Anno di prova e formazione, Nota N. 13660 del 22 novembre

Nella nuova Nota dell’USR Piemonte, si fa riferimento alla Nota del Ministero dell’Istruzione N. 30345 del 4 ottobre in merito alla possibilità di effettuare un’esperienza di Visiting presso scuole innovative, da parte del personale docente e educativo neoassunto in sostituzione del tutto o in parte dei laboratori.

Viene ribadito che “questa attività potrà avere la durata massima di due giornate di “full immersion” nelle scuole accoglienti, ed è considerata sostitutiva (in parte o in toto) del monte-ore dedicato ai laboratori formativi pari a massimo di 6 ore per ognuna delle due giornate”. 

Prime indicazioni operative

Secondo quanto indicato nella Nota N. 13660 del 22 novembre, ‘ogni Scuola Polo per la formazione dovrà procedere a richiedere la conferma delle disponibilità ai docenti neoassunti, i quali dovranno indicare a quale visita innovativa sono interessati, tramite e-mail, il cui indirizzo sarà comunicato dall’Ambito. Esclusivamente la Scuola Polo è tenuta ad inserire nell’apposito form, in corso di predisposizione da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, i docenti che manifesteranno il loro interesse, secondo l’ordine cronologico delle e-mail pervenute.

L’iscrizione verrà effettuata per ordine di arrivo delle e-mail e prescinde dall’offerta di Visiting del rispettivo Ambito. Esaurita la disponibilità da parte di una scuola accogliente non sarà più possibile inserire altri nominativi. Come precisato nella Nota MIUR: “Laddove per esigenze connesse alle disposizioni attuali e future in merito alla prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 non sia possibile organizzare l’attività in presenza, l’attività di visiting non sarà realizzata”. Pertanto, i docenti interessati sono comunque tenuti ad iscriversi, con riserva, a laboratori corrispondenti al numero delle ore delle visite innovative.

Esauriti i posti disponibili presso le scuole ospitanti, le stesse riceveranno apposita comunicazione contente l’elenco dei docenti da accogliere e i rispettivi recapiti. Tenuto conto che i posti autorizzabili sono inferiori alla proposta formativa delle scuole accoglienti, al termine degli abbinamenti – e comunque non oltre il 31 gennaio 2022 – sarà comunicata la chiusura del form e i posti effettivamente utilizzati.

Sarà cura della Scuola Polo certificare in un unico documento l’incontro iniziale e finale e le 12 ore di laboratorio (comprendendo anche le eventuali attività sostitutive tra cui eTwinning, visite innovative e laboratori proposti dall’USR); è, pertanto, necessario che la scuola ospitante rilasci al docente che ha partecipato al visiting apposito attestato di cui si allega il modello. Sarà cura del docente neoassunto che ha svolto attività di visiting presentare l’attestato alla Scuola Polo di competenza, per la certificazione del percorso formativo.’

Riportiamo qui sotto il testo integrale della Nota dell’USR Piemonte.

NOTA

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Formazione ‘obbligatoria’ docenti: condanna per il Ministero dell’Istruzione

Formazione docenti, non si placano le polemiche in merito alla questione riguardante la formazione degli insegnanti anche e soprattutto alla luce delle recenti disposizioni relative ai corsi specifici per i docenti che insegnino in classi dove sono presenti studenti con disabilità. La Gilda degli Insegnanti di Brescia, a questo proposito, ha segnalato una recente sentenza, emessa dal Tribunale di Brescia, nella quale il Ministero dell’Istruzione è stato condannato a pagare un risarcimento a favore di un ricorrente.

Formazione docenti, sentenza Tribunale di Brescia: Ministero condannato

La Gilda di Brescia, in una nota informativa, pur sottolineando che ‘la formazione e l’aggiornamento sono elementi imprescindibili per gli insegnanti che intendono esercitare la professione docente, è altrettanto indispensabile chiarire che la formazione non può essere imposta né può diventare attività svolta gratuitamente e volontaristicamente dai docenti. La formazione deve essere una libera scelta del docente sia nei temi che nei tempi e deve essere retribuita anche quando come nel caso della sicurezza è obbligatoria. 

In merito alla sentenza del Tribunale di Brescia, la Gilda ha spiegato che la vicenda ha avuto inizio negli anni 2017 e 2018: il ricorrente, il prof. M.S, docente di inglese del Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” di Salò (BS), riconfermato quale Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), in quegli anni ha partecipato all’attività obbligatoria di formazione e aggiornamento sulla sicurezza previste dal DL 81/08.

Su disposizione della dirigente scolastica, inoltre, ha frequentato un corso di formazione sulla sicurezza in ambito antincendio con relativo esame finale presso i VVF di Brescia. Una parte delle attività, esattamente 29 ore, sono svolte oltre l’orario di servizio. 

Gilda ha sottolineato che le suddette ore per la formazione sulla sicurezza non erano contemplate nel Piano Annuale delle Attività dei docenti del Liceo “Enrico Fermi” di Salò, elaborato dalla dirigente scolastica e deliberato dal Collegio Docenti. 

Il professore, tramite l’istanza del 17 gennaio 2019, richiedette il pagamento delle ore in questione, ma la dirigente scolastica rigettò tale richiesta. Il docente, preso atto di tale diniego, si è rivolto al Giudice del lavoro del Tribunale di Brescia, facendosi appoggiare dal legale della Gilda di Brescia, avv. Paolo Lombardi.

La richiesta era quella di condannare il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e il Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi”, solidalmente od alternativamente tra di loro e tutti secondo quanto di competenza, a pagargli l’importo di euro 507,50 (29 ore x euro 17,5). 

Il Giudice ha accolto pienamente il ricorso del docente, specificando che le attività imposte dai dirigenti scolastici ai docenti ma non inserite nel Piano annuale delle attività deliberato dal Collegio Docenti, devono essere sempre retribuite, in quanto: “In ogni caso, anche volendo ricondurre le attività oggetto della domanda alle attività funzionali all’insegnamento di carattere collegiale, si ritiene che le stesse debbano essere retribuite in aggiunta rispetto allo stipendio ordinario.

Ciò in quanto non risulta che le attività svolte dal ricorrente siano state inserite nel piano annuale delle attività e dei conseguenti impegni del personale docente predisposto dal dirigente scolastico prima dell’inizio delle lezioni e deliberato dal collegio docenti, come previsto dall’art. 28 del CCNL scuola, con la conseguenza che le stesse debbono ritenersi escluse dal normale orario di lavoro del docente”. 

Riportiamo qui sotto la Nota della Gilda di Brescia e la sentenza del Tribunale.

NOTA

SENTENZA

Docenti neoassunti, avviso INDIRE di oggi 19 novembre su anno formazione e prova

Anno di formazione e prova docenti neoassunti, la piattaforma INDIRE ha pubblicato in data odierna, venerdì 19 novembre 2021, un avviso che annuncia l’apertura dell’ambiente online di supporto all’anno di formazione e prova per docenti neoassunti e con passaggio di ruolo, per docenti assunti con contratto a tempo determinato nell’a.s. 2018/2019 (DDG 85/2018) e per docenti neoassunti art. 59, comma 4 (DL 73/2021 convertito con L.106/2021).

Anno di formazione a prova, avviso INDIRE: oggi viene aperto l’ambiente online

Come si legge nell’avviso pubblicato da INDIRE, l’ambiente accompagnerà, nei prossimi mesi e sino al termine dell’anno scolastico, i docenti nel sistematizzare e consolidare tutte le tappe del percorso.

Modalità di accesso

Per quanto riguarda l’iscrizione e l’accesso all’ambiente, si potranno utilizzare le proprie credenziali SIDI (Sistema Informativo dell’Istruzione) o SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale).



Docenti tutor

L’ambiente riservato ai docenti tutor aprirà nella primavera del 2022. La piattaforma consentirà, come di consueto, ai referenti territoriali per la formazione neoassunti (esponenti di USR, UAT, scuole polo) di accedere a una demo dell’area riservata, in modo da poter prendere visione delle attività che compongono il percorso formativo e facilitare così l’accompagnamento dei docenti. Le modalità di accesso a tale funzione saranno comunicate direttamente alle Direzioni Regionali.

Sezione Toolkit

INDIRE ha sottolineato la cura particolare che è stata dedicata alla sezione Toolkit che fornisce indicazioni e strumenti per la formazione proposti da INDIRE e dal territorio e rivolti a docenti, tutor e referenti. Questa sezione sarà costantemente arricchita lungo il corso dell’anno.

Assistenza

Per chi avesse bisogno di assistenza, è disponibile la sezione FAQ che contiene le risposte alle domande più frequenti. Qualora non si riuscisse a risolvere un determinata problema, i docenti potranno contattare il numero 080 9267603 per le problematiche legate a iscrizione e autenticazione. Il servizio di supporto online accessibile dalla homepage del sito.
Sul sito Neoassunti, su quello INDIRE e sui canali social saranno pubblicati, nel corso dei prossimi mesi, ulteriori avvisi, comunicazioni, notizie e approfondimenti sull’andamento della formazione, con l’obiettivo di orientare e accompagnare al meglio i docenti in questa esperienza di crescita professionale.

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Abilitazione precari: quali novità attese per il prossimo futuro?

L’abilitazione all’insegnamento è per i precari una risorsa importantissima. Nelle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) ci sono circa un milione e mezzo di docenti di scuola secondaria privi di abilitazione. Dall’abilitazione dipende la possibilità di ottenere un il ruolo o garantirsi temporaneamente una supplenza annuale. Che novità ci sono in vista per il futuro?

L’abilitazione all’insegnamento: come?

Al momento, per l’abilitazione all’insegnamento i precari attendono l’eventuale rilancio di nuovi PAS (Percorsi Abilitanti Speciali). Sempre su questo tema, la scorsa settimana si è svolto un incontro tra le forze di maggioranza, in cui l’on. Valentina Aprea (responsabile Scuola di Forza Italia) ha prospettato la necessità di prevedere corsi di laurea magistrale abilitanti per insegnare nelle scuole secondarie. Sulla stessa scia, la ministra Messa, ha accettato la sfida di percorsi abilitanti presentando una proposta alternativa: rendere i 60 CFU abilitanti (al posto dei 24 CFU attuali).

Quindi, la soluzione che sembra prendere piede è quella di permettere l’abilitazione con tutti i corsi di laurea quinquennali (3+2), con l’aggiunta dei 60 crediti abilitanti. Crediti che andrebbero ad integrare lezioni, laboratori e tirocinio come circolarità tra teoria, tecnica e azione pratica.

La formazione parte all’Università e termina al Ministero

La formazione futura, se la soluzione dovesse essere questa, sarà affidata esclusivamente alle università. In questo modo, le abilitazioni facili all’estero non avrebbero più senso di esistere. Lo stesso dicasi per i costosi 24 CFU attualmente richiesti.

L’università si occuperà della formazione iniziale e di abilitare gli insegnanti, mentre il Ministero dell’istruzione si concentrerà sull’organizzare i concorsi e l’anno di prova e formazione dei docenti assunti.

Formazione obbligatoria, Snals: ‘il Ministero non può restare in silenzio’

La formazione obbligatoria di 25 ore prevista dal Ministero, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea, incontra lo zoccolo duro dei sindacati. Dopo Anief, la Gilda Venezia e la FLC CGIL, anche lo Snals oggi ha pubblicato un comunicato sull’argomento. La sentenza del 28 ottobre 2021, ha stabilito che la formazione obbligatoria è prestazione lavorativa e rientra nell’orario di servizio. Ciò va in contrasto con quanto previsto dal Ministero.

Formazione obbligatoria: cosa dice la legge

Sull’obbligo di partecipare a corsi di formazione in servizio per il personale docente che presta servizio, a tempo indeterminato o determinato, nelle sezioni/classi con alunni con disabilità, privo dello specifico titolo di specializzazione, lo Snals aveva già sollevato dubbi. Le indicazioni sono contrarie alle vigenti disposizioni contrattuali, che prevedono un massimo di 80 ore di impegni aggiuntivi obbligatori.

Il D. Lgs. 66/2017, all’articolo 13, prevede che la formazione in servizio per i docenti nelle cui classi si trovano alunni con disabilità, sia una scelta delle singole istituzioni scolastiche e non un obbligo.

Il sindacato ricorda pure che la sentenza del Tar Lazio, pubblicata il 14 settembre 2021, aveva disposto l’annullamento del decreto interministeriale 29.12.2020 n. 182 e dei numerosi atti conseguenti, producendo innegabili problemi all’organizzazione delle attività. La sentenza della Corte UE del 28 ottobre, ha dato il colpo di grazia.

Il Ministero non può restare in silenzio

“La formazione obbligatoria richiede dunque la preventiva delibera collegiale e deve prevedere in ogni caso, come confermato dalla Corte europea, la sua assimilazione alla prestazione lavorativa e come tale da considerare come orario di servizio con tutti gli effetti conseguenti” scrive lo Snals. Poi conclude:

“Per lo Snals-Confsal, il Ministero non può restare in silenzio di fronte ai pronunciamenti degli organi di giustizia e deve sollecitamente convocare le organizzazioni sindacali per rendere note le proprie determinazioni sulle attività preordinate all’avvio dei corsi di formazione sull’inclusione”.

Assunzioni da GPS, i numeri: quando e come il ruolo definitivo?

Quante sono state le assunzioni da GPS di prima fascia per l’anno scolastico 2021/22? Cosa occorre perché questo docenti con contratto a tempo determinato, vengano definitivamente immessi in ruolo? Le nomine sono state 11.997. Potevano essere di più, ma i vincoli di legge hanno impedito di assumere più persone, nonostante i posti disponibili ci fossero.

Assunzioni da GPS 2021/22: i numeri

In base ai dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione, le assunzioni da GPS per il 2021/22 sono state meno di 12.000, così suddivise:

Posti comuni: 721

  • Infanzia 6
  • Primaria 117
  • Secondaria di I grado 216
  • Secondaria di II grado 382

Posti di sostegno: 11.272

  • Infanzia 278
  • Primaria 2982
  • Secondaria di I grado 4666
  • Secondaria di II grado 3350

Nel corso di quest’anno scolastico, ala procedura prevede che i docenti affrontino il percorso dell’anno di prova e formazione, con una prova disciplinare finale.

Nomine da GPS: quando e come il ruolo definitivo?

I docenti nominati da graduatorie provinciali per le supplenze, hanno firmato un contratto a tempo determinato. Nell’anno scolastico 2021/22 svolgeranno l’anno di prova e formazione, e poi una prova finale per ottenere il ruolo definitivo. In cosa consiste quest’ultima?

La prova finale consiste in un colloquio con commissione esterna, basato sui programmi di cui all’allegato A al DM n. 327/2019 per la scuola dell’infanzia e primaria e di cui all’allegato A al DM n. 201/2020 per la scuola secondaria di I e II grado.

Verifica:

  • per posto comune (per tutti i gradi di istruzione): il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal superamento dell’anno di formazione inziale e prova, delle competenze culturali e disciplinari, riguardanti i nuclei fondanti delle discipline di insegnamento sottese ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dai vigenti ordinamenti;
  • per posti di sostegno (per tutti i gradi di istruzione): il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal superamento dell’anno di formazione inziale e prova, delle conoscenze e competenze finalizzate a una progettazione educativa individualizzata che, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento e delle esigenze di ciascun alunno, individua, in stretta collaborazione con gli altri membri del consiglio di classe, interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione e la piena valorizzazione delle capacità e delle potenzialità possedute dal soggetto in formazione.

Alla sua conclusione, viene emesso un giudizio di idoneità o non idoneità. Nella prima ipotesi, si ottiene la conferma del ruolo con decorrenza giuridica 1° settembre 2021. Nella seconda ipotesi, è prevista la decadenza dalla procedura e l’impossibilità essere immessi in ruolo. Il servizio prestato sarà valutato come una normale supplenza.

Il calendario dei colloqui è stabilito dagli USR, dopo il superamento dell’anno di formazione e prova (la negativa valutazione del percorso di formazione e prova comporta la ripetizione dello stesso). Per cui, il colloquio della prova finale, dovrebbe svolgersi entro luglio 2022.

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Formazione obbligatoria 25 ore: la ‘patata bollente’ dell’orario di servizio

Sostegno e formazione obbligatoria 25 ore per i docenti che insegnano in una classe dove sono presenti studenti con disabilità: continua a far discutere la questione riguardante l’effettuazione dei corsi. Il Ministero dell’Istruzione, con la Nota 27622 del 6 settembre 2021, ha inviato alle scuole le indicazioni operative per la ‘Formazione in servizio del personale docente ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità ai sensi del comma 961, art. 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – DM 188 del 21.6.2021’. Successivamente, però, con la Nota 32063 del 15 ottobre 2021, ha provveduto a prorogare i termini di scadenza per la effettuazione dei corsi, dal 30 novembre 2021 al 30 marzo 2022.

Inclusione scolastica e formazione obbligatoria 25 ore: la questione ‘orario di servizio’

Giova premettere che la formazione dei docenti è uno degli argomenti su cui più spesso nascono conflitti tra insegnanti e dirigenti scolastici. Flc-Cgil, a proposito della formazione obbligatoria 25 ore, ha sottolineato come la sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso 28 ottobre abbia sancito in maniera inequivocabile il principio che la formazione professionale obbligatoria è a tutti gli effetti prestazione lavorativa, quindi da considerarsi orario di servizio.

Partendo da questo presupposto, il sindacato, in una lettera inviata al Direttore Generale per il personale scolastico, Dottor Filippo Serra, e al Direttore Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione, Dottor Antimo Ponticiello, si fa richiesta per un incontro urgente sulla questione. Flc-Cgil, oltre modo, rimarca la complessità della materia e la necessità di trovare delle soluzioni opportune che tengano in considerazione tutte le criticità.

Il sindacato, in una nota informativa, ha riportato un importante passaggio contenuto nella succitata sentenza della Corte di Giustizia europea: ‘L’articolo 2, punto 1, della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro, deve essere interpretato nel senso che il lasso di tempo durante il quale un lavoratore segue una formazione professionale impostagli dal suo datore di lavoro, che si svolge al di fuori del suo luogo di lavoro abituale, nei locali del prestatore dei servizi di formazione, e durante il quale egli non esercita le sue funzioni abituali, costituisce «orario di lavoro», ai sensi di tale disposizione’.

Flc-Cgil chiede nuovo incontro al Ministero dell’Istruzione

Nella lettera inviata al Ministero dell’Istruzione, tra l’altro, viene citato un aspetto rilevante contenuto nella Nota N. 32063 del 15 ottobre con la quale si sono prorogati i termini di scadenza per l’effettuazione dei corsi al 30 marzo 2022.
‘La stessa Amministrazione – si legge nella lettera della Flc-Cgil – motivava il differimento con l’annullamento del D.I. 188/2020, e conseguentemente del nuovo modello di PEI, in esecuzione della sentenza n. 9795 del 14 settembre 2021 del TAR Lazio, riconoscendo l’esigenza di formazione strettamente connessa alle competenze richieste dalla recente normativa.’

Inoltre, si fa notare come l’imposizione di tempi tanto stringenti per l’effettuazione dei corsi finisce per invadere il campo di autonomia delle scuole, condizionando la programmazione e progettazione del piano di formazione in capo ai Collegi dei Docenti.
Viene sottolineato come rimanga tuttora irrisolta la questione della collocazione di queste ore rispetto agli obblighi di servizio del personale docente.

In ogni caso, alla luce della già citata sentenza della Corte di Giustizia Europea, è necessario considerare che ‘qualunque attività, a partire dalla formazione, disposta dal datore di lavoro debba ritenersi a tutti gli effetti ‘orario di lavoro’ e pertanto inserita nelle prestazioni previste o riconosciute economicamente se eccedenti l’orario di servizio.

Anche la Gilda degli Insegnanti ha preso posizione sulla questione. Partendo dal fatto che 1) la formazione sull’inclusione di 25 ore è obbligatoria e 2) il contratto prevede l’assolvimento di tale obbligo tramite 2 strade: o all’interno del Piano annuale delle attività (in servizio) o mediante la remunerazione economica, prima che un docente possa decidere se iscriversi o meno al corso, le scuole devono chiarire in quale categoria intendano collocare tali prestazioni lavorative.

Vedremo se la richiesta urgente di incontro espressa da Flc-Cgil sarà accolta dal Ministero dell’Istruzione e quali saranno, soprattutto, gli sviluppi della delicatissima questione.

Formazione docenti, disponibili nuovi materiali INVALSI (AVVISO)

Formazione docenti, il presidente dell’INVALSI, professor Roberto Ricci, ha inviato una lettera per comunicare la messa a disposizione di materiale per la formazione in merito alle simulazioni delle prove per l’italiano, matematica e inglese. Si tratta, in particolare, di nuovi video, esempi di domande e simulazioni ragionate disponibili sul sito www.invalsiopen.it dal 9 novembre scorso.

Formazione docenti, avviso INVALSI: nuovo materiale per simulazioni prove italiano, matematica e inglese

Riportiamo qui di seguito la lettera inviata dal presidente dell’INVALSI, professor Roberto Ricci:
‘Gentile Dirigente,
ho il piacere di comunicarle che anche per l’a.s. 2021-2022, attraverso nuovi materiali formativi nell’ambito del progetto Percorsi e strumenti, l’INVALSI mette a disposizione dell’intera comunità scolastica ulteriori risorse di formazione e informazione per i docenti. A questo scopo sono stati realizzati nuovi video, esempi di domande e simulazioni ragionate di prove per Italiano, Matematica e Inglese, liberamente accessibili in ogni momento sul sito www.invalsiopen.it a partire dal 9 novembre 2021.

Progettare per competenze. Percorsi e strumenti

Nello specifico, alle risorse video già presenti sul sito www.invalsiopen.it, sono stati aggiunti nuovi Percorsi per la Matematica e per l’Inglese. Ciascun docente, dopo aver visionato i nuovi video, potrà svolgere un questionario e ottenere un attestato di partecipazione per le ore di formazione svolte.

I materiali sono a disposizione dei docenti che possono accedervi nei tempi per loro più opportuni e secondo il percorso preferito.

Per maggiori e più dettagliate informazioni può consultare la sezione Formazione del sito www.invalsiopen.it.

(Quando) saremo capaci di studiare: Percorsi, strumenti, riflessioni sull’apprendimento

Nella speranza che il progetto Percorsi e strumenti INVALSI possa continuare a essere di suo interesse e a costituire un ausilio utile alle attività didattiche del suo Istituto, l’occasione mi è gradita per porgerle a nome di tutto l’INVALSI i migliori auguri di buon lavoro.’