Decreto scuola ultime notizie: la Lega contro ‘il M5S che prima attaccava il PD…’

Il testo modificato del Decreto Scuola è approdato alla Camera dei Deputati per la votazione che è prevista a partire da domani, martedì 26 novembre. L’opposizione, in primis la Lega, sottolinea come il provvedimento andrà a danneggiare decine di migliaia di lavoratori della scuola, non solamente i docenti ma anche gli educatori, i dirigenti scolastici passando per gli assistenti amministrativi e i collaboratori scolastici.

Lega contro la bocciatura dei PAS: ‘M5S è riuscito a fare peggio del PD’

L’onorevole Rossano Sasso, relatore sul Decreto Scuola per il partito del Carroccio, sottolinea come ci sia stata, in particolar modo, una avversione ideologica nei confronti dei precari, soprattutto contro quelli di terza fascia che, dopo anni di precariato, rischiano di rimanere a casa, a motivo della bocciatura dei PAS (Percorsi Abilitanti Speciali).
Il membro della Commissione cultura della Camera dei Deputati non ha mancato di ricordare il fatto che, chi fino a ieri ha combattuto contro il Partito Democratico e la riforma Buona Scuola, vale a dire il Movimento 5 Stelle, riesce a fare anche peggio, ora che siede ai banchi del governo.
‘Nessun aiuto ai docenti trasferiti illegittimamente dalla Buona Scuola – sottolinea Rossano Sasso –  nessun aiuto ai docenti cosiddetti ingabbiati, agli insegnanti di sostegno, nessuno sblocco all’organico del personale educativo.’

Rossano Sasso: ‘Chiederò al ministro Fioramonti a che punto sono le sue dimissioni’

Naturalmente, l’attacco non poteva riguardare anche gli aumenti stipendiali: ‘Nessun aumento dello stipendio ai prof, almeno per ora: chiederò al Ministro Fioramonti direttamente in Aula a che punto sono le sue ormai celebri minacce di dimissioni, nel caso in cui non avesse ricevuto 3 miliardi di euro per la scuola.
La scuola decretò la sconfitta di Renzi ieri – conclude l’onorevole Sasso nella sua nota – il M5S farebbe bene a preoccuparsi seriamente delle conseguenze negative di questo decreto’.

Scuola, Fioramonti: ‘Di Maio sta facendo un capolavoro, il M5S andrà avanti’

Il ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha rilasciato un’intervista al quotidiano torinese ‘La Stampa’, all’interno della quale ha trattato diversi argomenti, come quello riguardanti la sicurezza nelle scuole o quelli di carattere politico, inerenti all’attuale situazione di Governo.

Fioramonti: ‘Chiedere a un bambino di 8 anni di stare seduto per 4 ore non è il massimo’

‘Nel 2020 ci sarà un altro miliardo per l’edilizia scolastica – ha promesso il ministro. Vorrei che la scuola del futuro possa essere un luogo dove si possa imparare in serenità e con metodi interattivi. Le nuove generazioni dimostrano che si apprende meglio coinvolgendo, non obbligando. Bisogna cambiare metodi: chiedere a un bambino di 8 anni di stare seduto per 4 ore non è il massimo’.

Fioramonti ottimista sull’attuale alleanza di Governo

In merito all’attuale situazione politica, il ministro Fioramonti ritiene che Luigi Di Maio stia facendo un ‘capolavoro. Lo paragono a un amministratore delegato di un’azienda in cui deve fare tutto: il capo, il portiere, il segretario. Non lo si può criticare’.

Fioramonti ha parlato anche dell’alleanza di governo con il Partito Democratico: ‘C’è molta più convergenza tra noi, il PD e le attuali forze di Governo rispetto al primo Governo Conte. Sarebbe un grave errore non cogliere questa opportunità. Se avremo il coraggio di non guardare i sondaggi e assumerci responsabilità per cambiare il Paese con una visione radicale, allora potremo vincere le elezioni. Sono convinto che si possa governare altri tre anni’.

Decreto scuola ultime notizie: PAS bocciato, ‘scuola sarà tomba politica del M5S’

Il sottosegretario al Miur, Lucia Azzolina, ha annunciato questa mattina la chiusura dei lavori presso le commissioni Istruzione e Lavoro riunite per l’esame dei quasi 300 emendamenti al Decreto Scuola. Tra gli emendamenti approvati, però, manca quello riguardante i PAS (Percorsi Abilitanti Speciali). La Lega, a questo proposito, ha commentato duramente la bocciatura di un provvedimento che il partito del Carroccio aveva caldamente sponsorizzato quando era al Governo.

PAS bocciati, duro attacco della Lega al Governo M5S-PD

L’onorevole Rossano Sasso, commentando la bocciatura dell’emendamento della Lega sul PAS, non ha peli sulla lingua, affermando che la scuola ‘sarà la tomba politica del M5S. Ieri la maggioranza Renzi-M5S-PD-Leu ha dato una batosta alle speranze, alle aspirazioni, alle vite di decine di migliaia di lavoratori precari della scuola. Il governo ha condannato alla precarietà, nella migliore delle ipotesi, alla disoccupazione nella peggiore e più reale, decine di migliaia di insegnanti.
Insegnanti che hanno lavorato nelle nostre scuole per anni – ha continuato l’esponente della Lega – hanno insegnato e formato i nostri figli per 5, 6 a volte anche 10 anni, e che adesso per una avversione ideologica del M5S e delle sinistre nei confronti dei precari, si troveranno per strada.
Lo stato ha abusato di questi lavoratori nella reiterazione dei contratti a termine, contravvenendo sia alla direttiva europea n°70 del 1999 sia al decreto 368 del 2001.’

Il mondo della scuola volterà le spalle al M5S come ha fatto con Renzi

‘Il governo – prosegue l’onorevole Rossano Sasso – avrebbe potuto porre termine a questa anomalia istituendo i PAS, che non sono una sanatoria, ma una possibilità per i lavoratori di abilitarsi e di sostenere una prova selettiva al termine di questo percorso, interamente a spesa del precario. E lo chiamavano decreto salvaprecari – conclude l’esponente della Lega – Niente di più falso, niente di più distante dalla realtà. Il mondo della scuola, dopo aver voltato le spalle a Renzi e al PD, farà lo stesso anche con il Movimento 5 Stelle che pure aveva ricevuto tanti consensi dagli insegnanti’.

Litigi M5S-PD anche sui provvedimenti per la scuola: Governo in bilico

Tutti i docenti della scuola, primaria e secondaria, speravano che il governo Conte bis approvasse alcuni emendamenti al Decreto scuola, che sarà in Aula alla Camera il 25 novembre. Purtroppo, come apprendiamo da alcuni resoconti parlamentari, il governo ha fatto muro respingendo tutte le proposte emendative presentate dalle diverse forze politiche. Eppure, specialmente il M5S, era stato accolto con l’enorme gradimento di tutto il personale scolastico. I pentastellati avevano promesso un’autentica rivoluzione per eliminare tutte le storture del passato, ma, all’atto pratico, si sono comportati come il vecchio PD, se non addirittura peggio.

Nessuna traccia di un riservato bis per i diplomati magistrali esclusi dal precedente concorso straordinario, nessuna parificazione tra i docenti abilitati che avevano affrontato il concorso straordinario entro il 2018 con quelli che lo hanno sostenuto nel 2019. Sull’emendamento che riguardava i PAS la maggioranza si è spaccata. Erano arrivati tutti tronfi delle proprie personalissime convinzioni, addirittura litigando al loro interno per la diversità di vedute.

Beffata an​che la terza fascia che dovrà affrontare un concorso straordinario incredibilmente contorto e pieno di trappole lungo tutto il percorso. Non c’è dunque da meravigliarsi se qualcuno li aveva definiti scappati di casa. M5S e PD provano in tutti i modi a raggirare chi nell’insegnamento ha messo l’anima. Ma la storia insegna che sul tradimento della Scuola cadono i Governi. Questo è stato il commento del senatore Pittoni…”E come dargli torto, dopo tutto quello che è successo fino ad oggi?”

Decreto scuola ultime notizie, M5S annuncia: ‘Emendamenti Flora Frate non sono condivisi’

Il Movimento 5 Stelle prende le distanze dalle proposte emendative presentate dalla deputata grillina Flora Frate. Lo ha annunciato il capogruppo vicario del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri. Ecco quanto dichiarato dall’esponente del partito pentastellato.

Decreto scuola, M5S si discosta dagli emendamenti proposti da Flora Frate

‘Il decreto Istruzione, al quale stiamo lavorando a Montecitorio, – ha dichiarato Silvestri – è un’ottima base di partenza per disciplinare finalmente in maniera organica il sistema di reclutamento dei docenti e tante altre questioni importanti legate a università, ricerca e scuola. Questo giudizio è condiviso dal MoVimento 5 Stelle e dalle forze che costituiscono la maggioranza di governo. Con queste forze politiche abbiamo messo a punto un pacchetto di emendamenti che contengono ulteriori passi avanti, frutto dell’ascolto di tutti gli attori in campo e di un intenso e proficuo confronto politico.’
Poi, la presa di posizione contro gli emendamenti della deputata Flora Frate: ‘Le proposte emendative presentate dalla deputata Flora Frate, contrariamente a quelle di altri singoli deputati del MoVimento, non sono condivise dal MoVimento 5 Stelle e devono considerarsi espressione esclusiva del punto di vista della parlamentare.
Il nostro impegno per dare risposte concrete alle famiglie e al personale della scuola, dell’università e della ricerca continuerà di concerto le altre forze della maggioranza e con il governo. Ogni iniziativa non rientrante in questo percorso comune e non rispondente alla linea condivisa è da ritenersi riferibile ai singoli, nel pieno rispetto delle loro prerogative parlamentari, e non al MoVimento’.

I due emendamenti di Flora Frate

Il Movimento 5 Stelle si riferisce a due emendamenti riguardanti i diplomati magistrale. In particolare: ‘All’articolo 1 aggiungere “comma 1 bis: come predisposto dall’articolo 4 commi 1 e 1 bis del dl 87/2018, al fine di garantire continuità didattica è altresi prevista una proroga all’anno scolastico 2019/2020 dei docenti diplomati magistrali assunti sia a tempo determinato, sia a tempo indeterminato con clausola risolutiva ovvero di salvaguardare i rapporti di lavoro in corso fino al 31 agosto 2020’.
‘All’articolo 1 aggiungere Comma 1 bis: è altresi concessa ai docenti diplomati magistrali assunti a tempo indeterminato con clausola risolutiva e che hanno superato l’anno di prova di entrare in ruolo allo scadere dell’anno in corso 2019/2020’.

Scuola, nuove ombre sul Miur: Gallo (M5S) tira in ballo i ‘viaggi sospetti dell’ex ministro Bussetti’

Si torna a parlare dell’ex ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, e della sua gestione del dicastero di Viale Trastevere. A tirare nuovamente fuori l’argomento, l’onorevole pentastellato Luigi Gallo che invoca chiarezza su alcune spese effettuate dall’ex titolare del Miur. Un articolo del quotidiano ‘Repubblica‘, infatti, parla di 80 viaggi di lavoro (su 133) ‘immotivati’, tutti pagati con i soldi dello Stato. Oltre alla diaria, extra da più di 25mila euro. Un ‘mistero’ che, secondo il presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei deputati, deve essere chiarito.

Luigi Gallo chiede immediata chiarezza sulle spese dell’ex ministro Bussetti

‘Se trovasse conferma quanto riportato oggi da ‘Repubblica’ rispetto alla condotta dell’ex ministro leghista Bussetti – ha dichiarato Luigi Gallo – sarebbe un’altra pagina triste scritta da un esponente del Carroccio e un pesante danno d’immagine per il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Una condotta su cui il MoVimento 5 Stelle chiede che si faccia immediatamente chiarezza: sosterremo l’interrogazione che la collega Vittoria Casa ha presentato a questo scopo e adotteremo ogni atto utile a tutelare la reputazione di un dicastero così importante e delicato. La politica – conclude l’esponente pentastellato – deve dare il buon esempio anche quando sono altri uomini politici a non mostrarsi all’altezza’.

Fratoianni: ‘Ministro Fioramonti, è opportuno che Bussetti sia tornato a fare il direttore dell’ufficio scolastico di Milano?’

Anche Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali ‘dedica’ all’ex ministro Bussetti un post su Facebook: ‘Nella saga leghista non bastavano i capitoli dedicati ai 49 milioni di euro dei cittadini italiani spariti o i rubli. Ora si arriva pure alle centinaia di missioni fantasma a spese dello Stato dell’ex ministro leghista dell’Istruzione per poter tornare a casa a gratis.
Certo una vicenda minore se paragonata ai misteri milionari degli altri capitoli, ma che segna un malcostume inaccettabile. Ci auguriamo che le autorità competenti verifichino tutto e prendano gli adeguati provvedimenti. Tuttavia, poiché Bussetti è tornato a fare il direttore dell’ufficio scolastico di Milano, una domanda si pone: è opportuno che continui a dirigere un così importante ufficio finché l’inchiesta non sarà conclusa? È quello che chiederemo al ministro Fioramonti con un’interrogazione parlamentare.’

Scuola, PAS e decreto salvaprecari ultime notizie: Pittoni tuona ‘PD e M5S pronti ad inventarsi di tutto’

Il senatore Mario Pittoni torna alla carica in merito all’approvazione del decreto scuola e il suo rallentamento nell’iter che dovrebbe portarlo alla sua ratificazione. In un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, il responsabile scuola della Lega teme che Partito Democratico e Movimento 5 Stelle possano inventarsi ‘pseudo soluzioni’ pur di ‘non darla vinta a logica e buon senso’. Il Presidente della VII commissione Istruzione del Senato ribadisce il fatto che basterebbe il reinserimento dei PAS, secondo l’accordo raggiunto in precedenza dal Miur e dai sindacati.

Decreto salvascuola, Pittoni torna alla carica sui PAS

‘Per sbloccare il decreto Scuola – scrive il senatore della Lega – a parte la questione DSGA facenti funzione posta dal ministero dell’Istruzione in modo troppo pasticciato per salvare esperienze preziose appellandosi al principio di buon andamento della pubblica amministrazione sancito dall’art. 97 della Costituzione, basterebbe reinserire i Percorsi abilitanti speciali, come da accordo Miur/sindacati che ha evitato lo sciopero generale.

Vedrete invece – prosegue Mario Pittoni – che M5S e PD percorreranno le strade più astruse pur di non darla vinta a logica e buon senso (non sia mai che si ascolti suggerimenti di avversari e categorie interessate!), inventandosi pseudo soluzioni destinate purtroppo solo ad aggiungere problema a problema’.

Pittoni: ‘Pur di fermare la Lega, il M5S pronto a concedere abilitazione docenti senza formazione?’

Nell’ultimo post pubblicato, il responsabile scuola della Lega si pone questa domanda: ‘Pur di stoppare Lega, M5S pronto a concedere abilitazione docenti senza formazione?’. Nei commenti, Pittoni parla di ‘concorso abilitante che non prevede formazione. Poi si riempiono la bocca di “qualità”…’ sottolineando, inoltre, che ‘senza percorso formativo (che garantisce qualità), l’abilitazione potrebbe non ottenere il riconoscimento europeo.’

Decreto scuola ultime notizie: Salvini tuona ‘È tradimento M5S, Fioramonti si dimetta’

Il leader della Lega, Matteo Salvini, attacca duramente il ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti e gli ex alleati di governo del Movimento 5 Stelle. Come riporta l’agenzia di informazione Ansa, l’ex vicepremier del primo governo Conte si è detto pronto a scendere in piazza per difendere le decine di migliaia di insegnanti italiani che il nuovo esecutivo ha condannato alla ‘precarietà a vita’.

Salvini chiede le dimissioni del ministro Lorenzo Fioramonti

Ecco le parole del leader della Lega: ‘Pronti a scendere in piazza a difendere le decine di migliaia di insegnanti che questo governo condanna alla precarietà a vita. Fioramonti si dimetta – ha tuonato Matteo Salvini – il suo decreto è l’ennesimo tradimento dei grillini‘.
Naturalmente, Salvini si riferisce il via libera al decreto scuola sancito giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri, mediante il quale si provvede ad avviare un concorso straordinario per i docenti che possiedono almeno tre anni di servizio nella scuola statale, contemporaneamente al concorso ordinario.

Lega contro decreto scuola approvato dal CdM

Vi abbiamo parlato in un nostro precedente articolo delle numerose ‘esclusioni’ di docenti: da qui parte l’attacco del leader della Lega che si schiera dalla parte di tutti quegli insegnanti che, nel precedente decreto approvato lo scorso mese di agosto dal governo Lega-M5S, rientravano nel PAS, il percorso che avrebbe permesso loro di ottenere l’abilitazione.
Al contrario, il nuovo governo PD-M5S ha deciso di rinviare il discorso PAS ad un prossimo ddl da collegare alla Legge di Bilancio. La Lega aveva già fatto sentire la propria voce in precedenza con gli interventi, particolarmente duri, del responsabile scuola, il Senatore Mario Pittoni, e dell’onorevole Rossano Sasso.

Scuola, M5s: al lavoro su insegnanti di sostegno

L’on. Albarosa Testamento ha presentato una risoluzione, a sua prima firma, sulle cattedre di sostegno. La stessa risulta già depositata in Commissione Cultura presso la Camera dei deputati. La risoluzione in questione è volta ad impegnare il Governo a garantire la formazione e l’emanazione di bandi continuativi a copertura delle cattedre di sostegno.

La risoluzione

Molte famiglie italiane con bambini e ragazzi in situazioni di disabilità devono scontrarsi tristemente con le inadempienze e le carenze di un sistema scolastico che non riesce ad assicurare la copertura delle cattedre scoperte per l’assenza di insegnanti di sostegno”. Lo affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera dei Deputati.

Anche l’anno scolastico 2019-2020, appena iniziato, si sta caratterizzando per l’assenza del personale docente di sostegno con conseguenti disagi sia per gli alunni che per le famiglie, sempre più preoccupate dall’incertezza e della dubbia presenza di tale vitale figura per il proprio figlio. Si tratta di una situazione d’emergenza, anche per gli stessi insegnanti che sono costretti a districarsi in una giungla di mancate risposte e ritardi nell’assegnazione delle cattedre“, proseguono.

Vogliamo immediatamente intervenire sulla questione e per questo abbiamo presentato una risoluzione a prima firma della collega Rosa Alba Testamento affinché il governo si impegni a garantire maggiore controllo del settore. Vogliamo che ci siano percorsi di specializzazioni continuativi per la formazione dei docenti di sostegno, attraverso la promozione di modelli didattici inclusivi. Occorre rassicurare le famiglie sulla presenza di tale personale, attraverso la pubblicazione di numerosi bandi di concorso, che possano essere continuativi nel tempo, per assicurare l’effettiva copertura delle classi e delle cattedre vacanti e disponibili. Si tratta di un problema enorme che arreca disagi reali a cui occorre porre urgentemente rimedio. L’inclusione degli alunni diversamente abili è una priorità per il MoVimento 5 Stelle per questo siamo intenzionati a risolvere rapidamente il problema”, concludono i parlamentari del MoVimento 5 Stelle.

Precariato scuola ultime notizie, M5S annuncia decreto scuola: ‘Basta con le misure ‘tampone”

Attraverso un post pubblicato sul ‘Blog delle Stelle’, il sito di riferimento del Movimento 5 Stelle, il partito pentastellato ha voluto illustrare i progetti ‘grillini’ per l’immediato futuro della scuola. Naturalmente viene citato l’accordo raggiunto con i sindacati della scuola, accordo che viene definito ‘la base per il testo del cosiddetto decreto scuola’. Il M5S ha annunciato di voler iniziare a lavorare immediatamente su questo provvedimento che si baserà su due principi fondamentali per il rilancio della scuola: il primo è rappresentato dalla salvaguardia del merito, il secondo dalla valorizzazione di chi presta servizio da anni. Il Movimento 5 Stelle intende dire basta alle ‘misure tampone’ , spesso controproducenti che hanno riguardato tutto il personale scolastico negli anni scorsi. Ecco il testo del messaggio ‘grillino’.

M5S annuncia decreto scuola: ‘Basta con le misure tampone’

Una scuola di qualità, in grado di proporre una didattica al passo con i tempi e un servizio all’altezza di un Paese del G7, è innanzitutto una scuola in cui i docenti non sono costretti a svolgere il loro lavoro in condizioni di perenne precarietà.
Dopo anni di interventi tampone e spesso controproducenti, è ora di dare le giuste e meritate risposte a tutto il personale, docente e personale ATA, che lavora giorno dopo giorno accanto ai nostri figli.

Due principi fondamentali

Ci stiamo muovendo in questa direzione: poche ore fa è stato firmato, grazie al nostro ministro Lorenzo Fioramonti e sottosegretario Lucia Azzolina, un importante accordo con i sindacati della scuola che sarà la base per il testo del cosiddetto decreto scuola. Con questo provvedimento, alla cui redazione e definizione inizieremo a lavorare immediatamente, abbiamo sancito due principi fondamentali per rilanciare la scuola: la salvaguardia del merito e la valorizzazione di chi presta servizio da anni nelle nostre scuole.
L’intesa prevede che nei prossimi mesi vengano banditi due concorsi: uno ordinario e uno straordinario, che si svolgeranno contestualmente in modo da coprire circa 24.000 posti ciascuno. Come previsto dalla nostra Carta costituzionale, si accederà all’insegnamento nella scuola pubblica italiana attraverso procedure selettive, tenendo conto della storia professionale e della posizione specifica di ciascuno.

Il decreto scuola riguarderà sia i precari storici sia le nuove generazioni

Il decreto scuola riguarderà sia i docenti che già lavorano nelle scuole, con o senza 36 mesi di servizio, sia le nuove generazioni che vogliono iniziare a insegnare ma vedono davanti a loro solo ostacoli. Al centro di questa grande misura ci saranno quindi i grandi precari storici della scuola, iscritti nelle GAE (Graduatorie ad Esaurimento), ma anche i vincitori idonei dei concorsi del 2016 e 2018.
Garantiamo oltre 24.000 posti riservati e percorsi di formazione che porteranno all’abilitazione per tutti coloro che avranno un punteggio di 7/10 nella prova di entrata. Chi supererà questa prova sarà abilitato e potrà passare dalla terza alla seconda fascia. Il tutto continuando a lavorare regolarmente.

M5S parla di ‘sensibile riduzione dei precari’

Non mancheranno, poi, misure per gli insegnanti di sostegno e per il personale ATA: sarà un decreto a tutto tondo, che segnerà il primo passo importante per una soluzione strutturale ai problemi, mai risolti, del mondo della scuola. Di misure “tampone”, purtroppo, ne abbiamo viste fin troppo.
Ora siamo finalmente pronti e determinati a portare avanti un cambiamento strutturale, reso possibile anche dal dialogo costruttivo che si è instaurato nella maggioranza di governo, di cui abbiamo avuto prova in queste settimane, e dalla collaborazione tra il Governo e i parlamentari, che hanno dato un contributo decisivo anche alla conclusione di questa intesa. Entrambi questi aspetti sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo di una sensibile riduzione dei precari già all’inizio del prossimo anno scolastico.