L’orologio biologico scandisce il ritmo del nostro corpo. Nell’arco delle 24 ore, tutti abbiamo un nostro minimo e un nostro massimo di attività. Assecondare l’orologio biologico significa quindi mangiare, lavorare, allenarsi e dormire al momento giusto. Questo è il modo per funzionare al meglio.
Orologio biologico: perché seguirlo
Seguire il ritmo giusto del corpo aiuta a non ingrassare, ad allenare i muscoli con maggior efficienza, e ad essere più concentrati quando studiamo o lavoriamo. Questo è il perché è bene seguirlo.
Roberto Manfredini, cronobiologo dell’università di Ferrara, spiega a tal proposito: “Abbiamo un orologio biologico principale che fa da direttore d’orchestra per tutte le funzioni dell’organismo: si trova nell’ipotalamo (una zona del cervello) e si regola principalmente con il ritmo luce-buio. Accanto a questo, ogni organo e ogni apparato ha un suo ciclo di attività e riposo da rispettare per stare bene“.
E aggiunge: “Se sfasiamo l’orologio principale scambiando il giorno per la notte tutti i sistemi vanno in tilt, ma anche quando gli orologi secondari cambiano ritmo si va incontro a guai, perché è come se uno degli strumenti dell’orchestra stonasse.”
Gli orari dell’orologio biologico
Cosa prevede il nostro orologio biologico? Quali orari sono da rispettare per le varie attività? Focus le sintetizza così:
- ORE 7: La parte iniziale della giornata, quella che segue il risveglio, dovrebbe iniziare con dell’esercizio fisico prima di colazione. Aiuta a bruciare meglio e di più i grassi. Inoltre, il primo mattino è anche il momento migliore per fare sesso, perché salgono il testosterone e altri ormoni, aumenta il desiderio e l’attività sessuale migliora. Dopo colazione è l’ora giusta per andare in bagno. Una volta che il corpo è a posto, può iniziare il lavoro del cervello.
- ORE 9: L’orario migliore per concentrarsi e dare il meglio di sé al lavoro o a scuola è tra le 9 e le 11 del mattino. La memoria a breve termine, l’attenzione, l’accuratezza sono al loro apice.
- ORE 14: Dopo pranzo abbiamo una fase “down”, che potrebbe essere assecondata con un sonnellino non più lungo di 30 minuti.
- ORE 15-16: E’ il momento del picco delle capacità di memoria a lungo termine, ed è quindi un buon momento per “organizzare il lavoro, sedimentare e trattenere le informazioni, studiare”.
- ORE 18-19: Nel tardo pomeriggio si torna a fare sport! La coordinazione, la funzione cardiovascolare e i muscoli sono al loro massimo. Sono gli orari giusti per ottenere le performance ottimali negli sport di resistenza, come la corsa, il nuoto e la bicicletta. Non si deve andare oltre le 21, quando la secrezione di melatonina, ovvero l’ormone del riposo, inizia a guidarci verso la fase di sonno.
- ORE 22: Non lo fa quasi nessuno, ma questa è l’ora della nanna. Il corpo è a quest’ora che comincia a spegnersi e bisognerebbe assecondarlo per non mandare la ‘nostra macchina’ in tilt. Da questo orario in poi, si dovrebbe evitare di consumare pasti, perché l’apparato digerente non è pronto a ricevere cibo, né il fegato riesce a gestire bene i grassi. Mangiare qualcosa di dolce a quest’ora, fa salire la glicemia e alla lunga porta a ingrassare e a sviluppare con maggior facilità la sindrome metabolica o il diabete.