Valutazione degli alunni: ecco alcuni utili consigli per docenti e genitori, al fine di gestire i vari tipi di giudizio a scuola. Cosa c’è da sapere, come bisogna comportarsi e quali sono le indicazioni da rispettare.
Valutazione degli alunni
La valutazione periodica e finale degli alunni, in riferimento alle singole materie scolastiche, è di fatto concordata ed approvata dal Collegio dei docenti e nasce dall’esigenza di stabilire dei criteri comuni per verificare le conoscenze acquisite dagli studenti stessi.
Tale valutazione può essere espressa in numeri, lettere o con giudizi, ma in ogni caso rappresenta una forma di misurazione di competenza dell’alunno in un determinato momento del suo processo di apprendimento.
Bisogna, però, specificare che in questa fase i docenti non valutano soltanto le competenze acquisite, ma anche altri importantissimi aspetti, quali quelli socio-relazionali. Come per esempio la capacità di:
- rispettare le regole della vita scolastica;
- porsi in relazione costruttiva con gli altri e con l’ambiente circostante;
- seguire con interesse ed attenzione ogni tipo di attività didattica;
- impegnarsi in modo costante nelle varie discipline;
- organizzare il lavoro e svolgerlo in modo autonomo ed accurato.
Il ruolo delle famiglie
È chiaro, quindi, che in questo complesso sistema al cui centro si trovano gli alunni, intervengono da un lato i docenti e dall’altro le famiglie.
Tutte le forme di valutazione degli studenti espresse dagli insegnanti sono, infatti, riportate ai genitori attraverso la presa visione delle prove di verifica ed i colloqui individuali.
Il ruolo della famiglia è, pertanto, quello di:
- controllare il libretto personale e le eventuali comunicazioni scuola-famiglia;
- informarsi del rendimento scolastico nelle varie discipline in occasione dei colloqui individuali;
- garantire la frequenza e la puntualità degli studenti;
- favorire eventuali attività di recupero e/o potenziamento.